Le falle nella sicurezza e le polemiche su Biden: quello che non torna sull'attentato negli Usa
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La città di New Orleans sta facendo i conti con il terrore che ha travolto la festa di Capodanno. Alle 3.15 locali del 1° gennaio, Shamsud Din Jabbar ha travolto la folla radunatasi a Bourbon Street con il suo pick-up, da cui sventolava una bandiera dell’Isis, uccidendo almeno 15 persone e ferendone decine. Dopo l’impatto, è sceso dal mezzo e ha ingaggiato un conflitto a fuoco con la polizia, terminato con la sua morte. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
L'Fbi ritiene adesso che l'attentatore di New Orleans abbia agito da solo. Lo ha detto Christopher Raia, vicedirettore aggiunto della divisione antiterrorismo dell'Fbi, parlando nel corso di un briefing. (Il Sole 24 ORE)
Sono iniziate le identificazioni da parte di amici e familiari delle 15 vittime della strage di New Orleans. Kareem Badawi, studente dell’Università dell’Alabama, si era diplomato l’anno scorso alla Episcopal School di Baton Rouge. (La Stampa)
Dove una volta c’erano cori incoragg… (la Repubblica)
La notizia l'ha data il fratello Jack, pure lui ex giocatore, ricevitore a Texas Christian University (Tcu). "Ti vorrò sempre bene fratello! - ha postato su X - Sei stato fonte d'ispirazione ogni giorno e ora sarai con me in tutti i momenti della mia vita. (La Gazzetta dello Sport)
L'attentatore aveva piazzato due ordigni improvvisati, uno su Bourboun street e l'altro a due isolati di distanza dalla strage, riferisce l'Fbi. Gli investigatori hanno recuperato tre cellulari e due laptop legati a Shamsud-Din Jabbar. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Lo hanno riferito alla Cnn diverse fonti al corrente delle indagini in corso sull’attacco costato la vita ad almeno 15 persone, secondo cui Jabbar avrebbe realizzato le registrazioni mentre dalla sua casa in Texas era alla guida alla volta della Louisiana. (Agenzia askanews)