Trump, ira contro Biden per i missili di Kiev: «È stato uno sgambetto». Prime tensioni con Musk
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Altro che anatra zoppa. Joe Biden a due mesi dalla consegna delle chiavi della Casa Bianca, sorprende tutti prendendo una delle decisioni più dibattute in politica estera, che ipoteca anche l’area di intervento su cui si troverà ad agire da gennaio Donald Trump. L’attuale presidente, secondo quanto riferisce il New York Times, ha tolto – dopo numerose richieste, sempre respinte, da parte di Volodymyr Zelensky – il veto all’utilizzo da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per colpire la Russia (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
È la svolta attesa da mesi e mesi dai comandi ucraini: la speranza concreta e fattiva di bloccare i missili e gli aerei russi che attaccano città, basi militari e infrastrutture energetiche diventa realtà. (Corriere della Sera)
Il capo dell'Eliseo ha detto di essere pronto a parlare con il leader russo «ma quando il contesto sarà giusto». La decisione di Biden di dare il via libera all'uso dei suoi missili a lungo raggio potrebbe scatenare una reazione a catena. (Corriere della Sera)
Al leader ucraino la conferma dell'appoggio del G7. Kiev «farà di tutto» per porre fine alla guerra nel 2025 «attraverso la via diplomatica», ma partendo da una «Ucraina forte», dice Zelensky all'indomani della telefonata tra Scholz e Putin. (ilmattino.it)
L'autorizzazione, per la prima volta nella storia del conflitto, arriva direttamente dal presidente Usa Joe Biden, a poco meno di due mesi dalla fine del suo mandato alla Casa Bianca. I missili di fabbricazione Usa a lungo raggio del sistema Atacms, secondo il New York Times, ver… (L'HuffPost)
Proprio mentre il mondo stava prendendo aria dopo il trionfo del Tycoon, una vittoria che avrebbe dovuto segnare almeno la fine di uno dei due grandi conflitti in essere, ovvero l'Ucraina, l'amministrazione Dem americana che fa? Lancia il colpo gobbo. (Il Giornale d'Italia)
Per Washington è anche una questione di prestigio globale e di strategia per il collasso della reputazione della Russia», ci dice Mikhailo Podolyak. «Sto attendendo il comunicato ufficiale da Washington sulla decisione di permetterci di lanciare missili Atacms nel profondo delle regioni nemiche prima di esprimermi con più completezza. (Corriere della Sera)