L'amico di Satnam Singh: "Il padrone diceva che era inutile chiamare l'ambulanza, tanto era morto"

L'amico di Satnam Singh: Il padrone diceva che era inutile chiamare l'ambulanza, tanto era morto
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A cura di Natascia Grbic 20 "Gli dicevo di chiamare l'ambulanza, ma lui rispondeva che tanto era morto e che i soccorsi non potevano venire". Sono le parole di Tarnjit Singh, un collega di lavoro e amico di Satnam Singh che il 17 giugno ha assistito all'incidente poi risultato fatale al 31enne. Lo abbiamo incontrato alla manifestazione organizzata dalla comunità indiana oggi a Latina, per far sì che quanto accaduto a Satnam non si ripeta mai più. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutti i parlamentari si sono alzati in piedi e hanno dedicato un lungo applauso al trentunenne di origine indiana, ma i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, sono rimasti seduti. (Today.it)

Camera, Meloni ricorda il bracciante indiano Singh e "ordina" ai vicepremier di alzarsi di Ilario Lombardo (La Stampa)

La morte di Satnam Singh a Latina riaccende il dibattito sullo sfruttamento dei lavoratori migranti. Ma esistono anche esempi virtuosi Si torna a parlare – ma si smetterà presto – dello sfruttamento dei lavoratori migranti nell’agricoltura. (LA NOTIZIA)

Yvan Sagnet: «I caporali hanno sostituito i centri per l'impiego»

La terrificante vicenda avvenuta a Latina della morte dell’operaio agricolo indiano Stnam Singh non resterà inosservata nel cesenate, territorio dove negli anni le problematiche di caporalato nelle campagne sono più volte emerse in tutta la loro crudeltà. (Corriere Romagna)

La comunità indiana del Lazio si è mobilitata in massa per ricordare Satnam Singh, il loro concittadino lasciato morire «anche dissanguato», come si legge nell’autopsia dei medici dell’ospedale San Camillo di Roma, dopo che un macchinario avvolgi-plastica gli ha tranciato il braccio e schiacciato le gambe. (il manifesto)

Renzo Lovato non è al momento indagato per la morte di Singh, a differenza del figlio Antonello Lovato. Tutto quello che è successo dopo è cronaca: le manifestazioni in strada con cinquemila persone davanti alla procura di Latina, i giorni di lutto indetti dal comune della città, il permesso di soggiorno concesso alla moglie di Satnam Singh ora che è rimasta vedova. (Vanity Fair Italia)