Caso Andrea Prospero, l'avvocato: "In quelle chat la banalità del male, lo hanno spinto nell'abisso"

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"In quella chat c'è la banalità del male e viene descritto in maniera quasi puntuale il reato di istigazione o aiuto al suicidio". L'avvocato Francesco Mangano, legale della famiglia di Andrea Prospero, descrive così le chat individuate dagli inquirenti che stanno indagando sulla morte del 19enne di Lanciano. Le indagini La Procura di Perugia ha iscritto nel registro degli indagati due giovanissimi. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

(Perugia) Grazie all’impegno del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, è stata scongiurata la chiusura dei 7 Reparti Prevenzione Crimine tra cui quello di Perugia. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In un momento in cui la sicurezza dei cittadini è più che mai al centro del dibattito pubblico, il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp) esprime gratitudine ai consiglieri comunali Antonio Donato e Leonardo Varasano per l’impegno dimostrato nella difesa del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il giovane, accompagnato dal difensore, al termine dell’atto istruttorio in cui ha scelto di non rispondere, ha lasciato il tribunale a bordo di un’auto. (Adnkronos)

Nickname e indirizzi Ip al vaglio degli inquirenti per fare completa luce sulla morte del 19enne abruzzese Andrea Prospero. Domani gli interrogatori (Rete8)

Circa 300 operai e operaie degli stabilimenti Bpd decisero di occupare i luoghi di lavoro per rivendicare Diritti e Dignità per i lavoratori e le lavoratrici. La settimana tra il 22 e il 29 Marzo del 1950 la comunità di Colleferro, la Città Operaia, assistette ad un fatto unico ma simile in altri luoghi di lavoro in Italia. (Cronache Cittadine)

– Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Perugia il diciottenne romano agli arresti domiciliari con l'accusa di induzione o aiuto al suicidio di Andrea Prospero. (LA NAZIONE)