Mandato di arresto internazionale per Netanyahu, Parolin: "Da Santa Sede nessun commento"

Mandato di arresto internazionale per Netanyahu, Parolin: Da Santa Sede nessun commento
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Adnkronos ESTERI

Il cardinale: "Abbiamo preso nota di quanto avvenuto ma quello che a noi interessa è che si ponga fine alla guerra" "Nessun commento da parte della Santa Sede" sul mandato di arresto internazionale disposto nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu dalla Corte penale internazionale. Lo ha evidenziato il card. Pietro Parolin a margine di un evento all'Università Lumsa di Roma. "Abbiamo preso nota di quanto avvenuto ma quello che a noi interessa è che si ponga fine alla guerra", ha aggiunto. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

Mentre Salvini annuncia che «Netanyahu in Italia sarebbe il benvenuto, i criminali di guerra sono altri» e la decisione della Cpi è «una scelta politica dettata da alcuni Paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali», Meloni e Tajani si barcamenano. (il manifesto)

Anp plaude ad inizativa Corte Dal canto suo l’Autorità nazionale palestinese ha accolto con favore la decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". (Vatican News - Italiano)

I crimini contro l'umanità di Netanyahu (e quello che diceva Primo Levi) Il premier israeliano Benjamin Netanyahu (Today.it)

Salvini si smarca da Crosetto: "Netanyahu? È il benvenuto in Italia, criminali sono altri"

Roma, 22 nov. – “Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte Penale Internazionale. (Agenzia askanews)

Anche se pare che le decisioni mondiali vengano prese con un tweet, fare l'economia della complessità della realtà non aiuta a farsi un'opinione né a infilarsi in dibattiti che sono più grandi di noi per definizione. (L'HuffPost)

Guido Crosetto commenta così il mandato di cattura della corte dell'Aja su Netanyahu e Gallant. (Liberoquotidiano.it)