In piazza per il ‘No Meloni Day’. Poster imbrattati e simboli bruciati
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Lancio di uova, foto imbrattate e manifesti in fiamme. Sono solo alcune delle azioni intraprese dal corteo del ‘No Meloni day’ composto da circa 150 studenti, appartenenti ai collettivi Cua e Cambiare rotta, che si è snodato da piazza Verdi a piazza San Francesco nella mattinata di venerdì. I manifestanti hanno denunciato tagli all’istruzione, emergenza abitativa e più in generale le politiche dell’esecutivo Meloni, politica estera e guerra inclusi. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altri giornali
Gli studenti a Torino lo hanno chiamato "No Meloni day" e durante la protesta (piena di bandiere palestinesi) si sono scontrati con i poliziotti in assetto antisommossa davanti alla prefettura nella centralissima piazza Castello. (ilmattino.it)
“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi“. A Roma, Torino, Milano, Genova, Padova, Napoli, Palermo, Cagliari e in tante altre città universitari e liceali hanno dato vita a “No Meloni day atto II“, la manifestazione organizzata dall’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (Il Fatto Quotidiano)
Roma, la scritta "Ministero della guerra" comparsa sotto al Miur (Liberoquotidiano.it)
Torino, venerdì, cuore della protesta contro il governo Meloni. Un fantoccio che brucia. (Famiglia Cristiana)
Gli studenti che manifestano a Torino hanno raggiunto il Museo del Cinema e sono entrati nella Mole Antonelliana esponendo al primo piano dell'edificio lo striscione 'Le scuole sanno da che parte stare, contro il governo e genocidio'. (ilmessaggero.it)
Striscioni, slogan, flash mob, cori, lanci di vernice e poi i fantocci del ministro Giuseppe Valditara bruciati, le mani sporche di rosso come fosse sangue, le foto della premier Giorgia Meloni stracciate. (la Repubblica)