Un team modificava le auto in “parco chiuso”? La FIA cambia le regole, ecco come

Un team modificava le auto in “parco chiuso”? La FIA cambia le regole, ecco come
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La Gazzetta dello Sport SPORT

I crescenti sospetti di un astuto trucco per regolare l’altezza di guida delle vetture di Formula 1 in condizioni di parco chiuso hanno innescato una risposta immediata della Fia già dal Gran Premio degli Stati Uniti di questo fine settimana, ha rivelato Autosport. Nelle ultime settimane si sarebbero svolte interlocuzioni tra diverse squadre e la Fia per discutere le preoccupazioni che una squadra non identificata possa aver trovato un modo intelligente per regolare la distanza da terra della vettura tra le qualifiche e la gara. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altri giornali

In Formula 1 c'è un dettame non scritto che, però, è ben presente nella mente di tutti i progettisti dei vari team presenti. Questo: è fondamentale saper aggirare le regole FIA, o meglio, saper trovare quei pertugi presenti negli innumerevoli articoli che compongono le pagine deile norme tecniche. (Italiaracing.net)

È la Red Bull il team al centro del mirino per un sistema che consentirebbe di intervenire sull'altezza da terra della propria monoposto in regime di parco chiuso: è stata la stessa scuderia a ammettere l'esistenza di un dispositivo capace di intervenire sul cosiddetto tea-tray, il vassoio alla fine dell'abitacolo che di fatto costituisce l'inizio del fondo della vettura. (Automoto.it)

A cura di Fabrizio Rinelli (Fanpage.it)

Indagine Fia, un membro Red Bull alla Bbc: "Sì, abbiamo un sistema per modificare la macchina"

“Stiamo ovviamente spingendo i limiti del regolamento tecnico. Lo fanno tutti, ed è ciò che rende la F1 la F1. (Automoto.it)

Nella serata di ieri, la Federazione ha fatto esplodere il caso del T-Tray, una componente critica delle monoposto attuali. Questo caso si aggiunge ai tanti che sono scoppiati durante il 2024, dove la ricerca delle zone grigie è sempre più esasperata. (F1inGenerale)

È proprio il caso di dirlo se si guarda a quanto successo nelle ultime ore nel paddock di Austin, travolto dalla nuova indagine Fia volta a verificare il presunto utilizzo di un sistema in grado di alzare ed abbassare l’altezza da terra della vettura in regime di parco chiuso. (La Gazzetta dello Sport)