M5S, Grillo va alla guerra: «Mi riprendo il simbolo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il vaso è colmo. Beppe Grillo ha deciso: comunque vada la seconda votazione sul ruolo del garante, lo scontro con i contiani non finirà. Troppi gli attacchi, troppe le uscite giudicate a dir poco ingenerose nei suoi confronti. E troppo poche, invece, le voci di chi era al suo fianco sui palchi, di chi — come spiegano i movimentisti — «ha dimenticato di aver avuto un ruolo grazie al nome e al lavoro di Beppe». (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Il fatto che Grillo faccia queste battute ci sta, io ho un’altra responsabilità, quella di guidare una comunità e guardanti avanti, alle nostre battaglie”. “A me non frega delle battute che mi vengono rivolte perché sono abituato a essere dileggiato dal sistema mediatico, dai miei avversari che ci ostacolano tutti i giorni perché diamo fastidio. (Il Fatto Quotidiano)
A una settimana dal nuovo voto richiesto da Grillo dopo il ricorso, spunta una vecchia scrittura privata con cui il garante si sarebbe impegnato a non contestare l'uso del nome e del simbolo del M5s, che potrà essere modificato "in tutto o in parte". (Fanpage.it)
Della serie non sappiamo più a quale santo votarci, quello che si palesa oggi ai media è un Giuseppe Conte in bilico tra l'onirico e l'astrologico. (Secolo d'Italia)
Che tristezza vedere un MoVimento nato per fa valere la trasparenza e finito con contratti semi segreti, nato da un non statuto, da una non associazione e che finisce con cause legali sulla proprietà di un nome e di un simbolo (Il Sole 24 Ore premium)
È stato lo stesso Conte ad ammettere che il suo partito attraversa difficoltà senza precedenti e conoscendo il personaggio che non è disposto a retrocedere c’è da pensare che la sua sia la ricerca di una nuova collocazione politica. (ROMA on line)
Elisa Calessi 30 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)