Malaria a Verona, arriva la smentita: "Caso importato e non autoctono"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Malaria a Verona, arriva la smentita: “Caso importato e non autoctono”. Malaria a Verona, arriva la smentita dalla Regione Veneto: “Caso importato e non autoctono, si tratta invece di un caso importato dall’estero”. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 9 Scaligera ha condotto un’indagine epidemiologica dettagliata. Grazie a questa analisi e a verifiche con l’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), è emerso che la persona malata aveva recentemente viaggiato in una zona a rischio malaria, anche se inizialmente non lo aveva dichiarato. (veronaoggi.it)
La notizia riportata su altre testate
Al momento della diagnosi, s’era temuto che dopo 50 anni da quando era stata debellata, si fosse manifestato un caso autoctono, ovvero causato dalla puntura di una zanzara ‘locale’, in particolare l’anofele, che trasmette il plasmodio, agente responsabile della malattia che nei secoli scorsi, fino alla metà del ‘900, aveva causato moltissime morti. (L'Adige di Verona)
Malaria a Verona, la Regione Veneto fa dietrofront: “E' un caso importato, non autoctono” (il Dolomiti)
Quali sono i sintomi della malaria? La malaria torna in Italia (Virgilio Notizie)
Il paziente non avrebbe riferito, per motivi personali, il viaggio in Africa nelle prime indagini dell'autorità sanitaria. Lo apprende l'Adnkronos Salute da fonti qualificate. (Adnkronos)
La Direzione prevenzione della Regione Veneto ha reso noto che nell'Azienda ospedaliera di Verona è stato diagnosticato un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica. (Fanpage.it)
Nonostante questa malattia sia stata ufficialmente "espulsa" in Italia negli anni '70 dopo innumerevoli campagne di bonifica e messa in sicurezza, oltre che con il controllo delle zanzare, è stato registrato un caso autoctono di questa malattia nel veronese. (Quotidiano di Sicilia)