Vittoria Ferdinandi è la prima sindaca nella storia di Perugia

Vittoria Ferdinandi, rappresentante del cosiddetto campo largo, il centrosinistra che unisce Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e Pd, oltre alle liste civiche, che hanno anche riunito pezzi dell’area socialista e cattolica, è la prima sindaca nella storia di Perugia. Il nuovo primo cittadino a 37 anni, e laureata in psicologia, nel 2021 è stata insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica per la felice esperienza del ristorante inclusivo “Numero Zero”. (Saturno Notizie)

Su altri giornali

La composizione del consiglio comunale di Perugia, dopo il successo della neo-sindaca Vittoria Ferdinandi, prevede 20 seggi per la maggioranza e 12 per la minoranza, per un totale di 32 membri. (Corriere dell'Umbria)

Ferdinandi, 37 anni, psicologa, impegnata nell’aiuto alle persone fragili, ha carattere, identità ma soprattutto è una rappresentante della sinistra apolide, spesso rumorosa, controcorrente, libertaria. (Il Fatto Quotidiano)

A uscire vincitrice è Vittoria Ferdinandi, esponente civica, molto vicina ad Alleanza Verdi e Sinistra di Nicola Fratoianni, che dopo essere arrivata davanti al primo turno con il 49%, poche centinaia di voti davanti al 48% della candidata meloniana Margherita Scoccia, ha battuto quest’ultima al ballottaggio con oltre tremila voti di scarto (53% a 47%), al termine di una campagna elettorale in cui non sono mancati i colpi bassi. (L'HuffPost)

"Io ieri ero a Perugia, governata per 10 anni dal centrodestra. Insomma, un modello. (Civonline)

Ferdinandi è arrivata nel centro storico, dopo aver lasciato il suo comitato elettorale, ed è stata accompagnata in un giro privato all'interno di palazzo di Priori, la sede del Comune. I tanti presenti sventolano bandiere e cantano in coro Bella ciao. (Il Messaggero Veneto)

Un crescendo, il risultato si consolida, diventa sicuro 52% per la sfidante Ferdinandi, 48% per Margherita Scoccia di Fdi: un’esplosione, la tensione si scioglie, «Dada sindaca, Dada sindaca» senza altre parole, solo sorrisi, abbracci e baci tra tutti sempre più pigiati, una festa di liberazione cittadina dopo 10 anni di governo del centro destra. (il manifesto)