Dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito sugli attacchi contro le basi di UNIFIL – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito sugli attacchi contro le basi di UNIFIL – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
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Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua inglese clicca qui. Noi, i Ministri degli Affari Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione in seguito ai recenti attacchi delle IDF alle basi UNIFIL, in cui sono rimasti feriti diversi peacekeeper. Questi attacchi devono cessare immediatamente. Condanniamo ogni minaccia alla sicurezza di UNIFIL. (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)

Ne parlano anche altre fonti

Le nostre attività al momento sono sicuramente molto limitate in quanto i bombardamenti sono continui. Comunque riusciamo a monitorare ugualmente alcune zone con grandi difficoltà, anche se siamo all’interno delle basi”. (Il Fatto Quotidiano)

L'analisi dell'ammiraglio Giampaolo Di Paola sulla situazione del contingente Unifil in Libano e le conseguenze di un allontanamento dei caschi blu Onu dopo gli scontri tra Israele ed Hezbollah: "Stare notte e giorno nei bunker è frustrante ma si resiste, non ci sono le condizioni per cambiare regole di ingaggio alle Nazioni Unite". (Fanpage.it)

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Voglio condividere la preoccupazione per l’escalation in Libano, sono sinceramente preoccupata di quanto sta accadendo in Libano, nonostante gli sforzi nostri e dei nostri alleati. (Dire)

L'Unifil è inutile? L'occhio neutrale che scruta la guerra

Il buio della notte è illuminato dai lampi rossi delle esplosioni, oltre le colline, verso il campo di battaglia fra Hezbollah e israeliani. Salman Hareb è la voce del Partito di Dio filo iraniano nel sud del Libano (responsabile rapporti con i media), tra i pochissimi che si espone parlando senza peli sulla lingua. (il Giornale)

E non basta, perché ai 4 morti, ai 40 feriti, alle tende in fiamme si aggiungono le 10 vittime e i 30 feriti di un altro attacco, questa volta al campo profughi di Jabalya. Israele bombarda l’ ospedale Al Aqsa a Gaza perché, sostiene Idf, lì si annida un comando di Hamas. (Italia Oggi)

Di Roberto Cetera Il duro discorso con cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al termine della festività di Yom Kippur, si è riferito alla funzione svolta dal contingente internazionale dell’Unifil al confine tra Israele e Libano, toglie ogni dubbio circa l’intenzionalità o meno degli attacchi che l’esercito israeliano ha ripetutamente compiuto negli ultimi giorni contro le postazioni dei militari delle Nazioni Unite. (Vatican News - Italiano)