Il diritto di voto è anche un dovere (o almeno lo era)
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Chi si astiene non vince mai. Ma ha ragione Massimo Franco, nel suo commento ai risultati delle elezioni regionali sul Corriere di oggi, a porre il problema del retrogusto amaro della vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna e in Umbria. I successi di Michele de Pascale e Stefania Proietti sono comunque indiscutibili. E ci mancherebbe altro. Ma quando ormai sistematicamente partecipa al voto meno della metà degli aventi diritto, una riflessione di fondo sul futuro delle democrazie rappresentative sarebbe opportuna. (Corriere della Sera)
Su altri media
Non c’è stato un travaso di voti dal centrodestra al centrosinistra e viceversa, e i consensi dell’ex Terzo polo sono andati in parte verso il centrodestra, fenomeno ormai ricorrente. Di recente si è visto in Liguria. (la Repubblica)
Il Pd è primo partito e traina l’alleanza (oltre il 40% dei voti in Emilia, in Umbria il 30%), Fratelli d’Italia cala, ma tiene (19,5% e 23%,7% in Emilia e Umbria), la Lega tracolla e viene superata da Forza Italia: in Umbria prende il … (Il Fatto Quotidiano)
In Emilia Romagna Michele De Pascale vince con il 56,7% contro il 40,1% di Elena Ugolini. In Umbria Stefania Proietti batte con il 51,2% la presidente leghista Donatela Tesei ferma al 46,1%. Forte sberla a Salvini e Conte. (Il NordEst Quotidiano)
Paolo Natale (Italia Oggi)
Luci e ombre della vittoria del centrosinistra. (Secolo d'Italia)
Il doppio successo del centro-sinistra nella sfida delle regionali di Emilia – Romagna e Umbria nelle elezioni svolte il 17-18 novembre non deve trarre in inganno. Di FRANCO ASTENGO (L'Eco - il giornale di Savona e Provincia)