Austria, falliscono i colloqui di governo. Il cancelliere Nehammer pronto a dimettersi

Austria, falliscono i colloqui di governo. Il cancelliere Nehammer pronto a dimettersi
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Il Sole 24 ORE ESTERI

Scossone politico in Austria, dove sono falliti i colloqui tra i due maggiori partiti centristi, i popolari dell’ÖVP e i socialdemocratici dell’SPÖ, finalizzati a formare un governo di coalizione senza l’FPÖ, il Partito della Libertà di estrema destra, vincitore delle elezioni di settembre ma escluso perché nessuno voleva governare con il suo leader Herbert Kickl. Lo ha annunciato il cancelliere Karl Nehammer, un giorno dopo che il partito liberale Neos aveva già abbandonato i negoziati, fino a quel momento a tre. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato che si dimetterà nei prossimi giorni dopo che i colloqui per la formazione di un nuovo governo sono falliti per la seconda volta. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

(LaPresse/AP) - Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato che si dimetterà nei prossimi giorni. L'annuncio è arrivato dopo che i suoi popolari dell'Ovp e i socialdemocratici dell'Spo hanno proseguito i colloqui il giorno dopo l'improvviso ritiro dei liberali di Neos dalle discussioni. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha annunciato lui stesso con un messaggio su “X” dopo il fallimento dei negoziati con i socialdemocratici per la formazione di un nuovo governo. (RSI)

In Austria si dimette, fallito il tentativo di isolare l'ultradestra

Berlino — Nuovo colpo di scena in Austria: si allontana l’ipotesi di nuove elezioni. Oggi il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen vedrà il leader dell’ultradestra Herbert Kickl. (la Repubblica)

E ora l’Austria rischia di diventare il gioiello della corona della Mitteleuropa nera. A tre mesi dalle elezioni, la “coalizione bonbon” avrebbe dovuto garantire una navigazione tranquilla all’Austria. (la Repubblica)

Le trattative, che duravano da tempo, sono state interrotte venerdì, quando si è sfilato il partito liberale Neos, che si candidava a junior party in una difficile alleanza con il Partito popolare austriaco (Övp), che esprime il cancelliere, e i socialdemocratici dell’Ösp (Il Fatto Quotidiano)