Austria, Nehammer non riesce a isolare l'ultradestra e si dimette
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L'Austria non ha un Governo operativo dopo il voto di fine settembre e a guidare il prossimo esecutivo non sarà il cancelliere uscente Karl Nehammer. Il leader di Vienna, esponente del Partito Popolare Austriaco (Ovp) di centro-destra e membro del Partito Popolare Europeo, ha annunciato le dimissioni dal ruolo di primo ministro dopo che sono collassati i negoziati tra il (Inside Over)
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A tre mesi dal voto che ha segnato il trionfo dell'ultradestra il presidente Van der Bellen ammette: «Alleanza ora possibile» (Open)
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato che si dimetterà nei prossimi giorni dopo che i colloqui per la formazione di un nuovo governo sono falliti per la seconda volta. I colloqui di coalizione si sono trascinati dopo che i principali partiti austriaci si sono rifiutati di lavorare con il leader del Partito della Libertà (FPÖ) di destra, Herbert Kickl, che è arrivato primo alle elezioni di settembre con il 29,2% dei voti. (Euronews Italiano)
(LaPresse/AP) - Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato che si dimetterà nei prossimi giorni. L'annuncio è arrivato dopo che i suoi popolari dell'Ovp e i socialdemocratici dell'Spo hanno proseguito i colloqui il giorno dopo l'improvviso ritiro dei liberali di Neos dalle discussioni. (Il Sole 24 ORE)
Il turchese dei popolari, il rosso dei socialdemocratici e il rosa dei liberali avevano ispirato il nomignolo a… È naufragata la “Zuckerlkoalition”, la “coalizione bonbon”, poi la grande coalizione. (la Repubblica)
Berlino — Nuovo colpo di scena in Austria: si allontana l’ipotesi di nuove elezioni. L’uomo al quale mai avrebbe voluto dare l’incarico da cancelliere, come ha fatto capire in più occasioni, nonostante Kickl avesse vinto le elezioni di settembre con il 29% dei voti. (la Repubblica)
Troppe le divergenze su punti fondamentali, ha dichiarato Nehammer, cancelliere in carica pro tempore e segretario della ÖVP: dalla sua dichiarazione social, in particolare sarebbero risultate contrapposte le posizioni riguardo l’aumento dell’imposizione fiscale, l’introduzione di nuove tasse – la patrimoniale e l’imposta sulle successioni – e comunque di una serie di misure potenzialmente dannose per l’economia di merito ed a favore di quella assistenziale. (UnserTirol24)