Austria in crisi: il cancelliere Nehammer si dimette. L’estrema destra di Kickl pronta a salire al governo
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Dopo il fallimento dei negoziati per una coalizione centrista, l’Austria rischia un governo di estrema destra in alleanza con i popolari o nuove elezioni a maggio. Un segno di un’Europa sempre più dominata dalle forze di destra L’Austria potrebbe presto trovarsi con un governo guidato dal Partito della Libertà (FPÖ), dopo che i colloqui per una coalizione centrista sono falliti, spingendo il cancelliere Karl Nehammer a dimettersi sia dalla guida del governo che dal Partito Popolare Austriaco (ÖVP). (FIRSTonline)
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Oggi il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen vedrà il leader dell’ultradestra Herbert Kickl. Stamane, quando il capo dello Stato darà l’incarico all’ex ministro dell’Interno, sottolineerà di nuovo l’importanza del rispetto dei valori democratici e dei diritti. (la Repubblica)
È naufragata la “Zuckerlkoalition”, la “coalizione bonbon”, poi la grande coalizione. E ora l’Austria rischia di diventare il gioiello della corona della Mitteleuropa nera. (la Repubblica)
A settembre, la FPÖ ha vinto le ultime elezioni parlamentari, e la ÖVP ha tentato di formare una coalizione di centro con la SPÖ e i Neos per tenere i populisti di destra lontani dal potere. (rsi.ch)
Tre mesi di tentativi di formare un governo senza l’ultradestra del Partito della Libertà (FPÖ) non sono serviti a nulla. E ora l’Austria potrebbe virare verso un governo a tutta destra. La svolta che fa seguito alle elezioni dello scorso 29 settembre è maturata nel weekend. (Open)
Austria, il cancelliere Nehammer annuncerà le dimissioni nei prossimi giorni 05 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
Troppe le divergenze su punti fondamentali, ha dichiarato Nehammer, cancelliere in carica pro tempore e segretario della ÖVP: dalla sua dichiarazione social, in particolare sarebbero risultate contrapposte le posizioni riguardo l’aumento dell’imposizione fiscale, l’introduzione di nuove tasse – la patrimoniale e l’imposta sulle successioni – e comunque di una serie di misure potenzialmente dannose per l’economia di merito ed a favore di quella assistenziale. (UnserTirol24)