Boeing annuncia il licenziamento shock del 10% dei dipendenti: saltano 17 mila posti

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FIRSTonline ECONOMIA

Riorganizzazione drastica per il gigante dell’aeronautica in crisi finanziaria. “Decisioni difficili ma necessarie” spiega il Ceo che intanto deve confrontarsi con lo sciopero di 33 mila lavoratori. Nuovi ritardi per il modello 777X Boeing, il colosso statunitense dell’aviazione, ha annunciato il licenziamento del 10% della sua forza lavoro, pari a circa 17.000 dipendenti, in risposta alle gravi difficoltà finanziarie. (FIRSTonline)

Su altri media

Boeing lascerà a casa il 10% dei suoi dipendenti per “reimpostare i livelli di forza lavoro” e “allinearsi alla nostra realtà finanziaria e a una serie di priorità più mirate”. (Il Fatto Quotidiano)

La nostra attività si trova in una posizione difficile ed è difficile sopravvalutare le sfide che affrontiamo insieme. Oltre a gestire l’ambiente attuale, il ripristino della nostra azienda richiede decisioni difficili e dovremo apportare modifiche strutturali per garantire la nostra competitività e la soddisfazione dei nostri clienti nel lungo termine. (Italiavola & Travel –)

La Boeing è a un bivio, l’ennesimo nell’anno nero del colosso aeronautico iniziato con l’incidente del portellone scoppiato in fase di decollo della fusoliera del 737 Max, alle rivelazioni di una produzione approssimativa fino allo sciopero paralizzante che sta entrando nel secondo mese. (Il Sole 24 ORE)

Boeing taglia 17 mila dipendenti, il 10% dell’organico

L'annuncio del licenziamento di 17 mila dipendenti arriva dopo nove mesi che hanno visto il colosso aerospaziale americano affondare di nuovo in una crisi gravissima. (AGI - Agenzia Italia)

Boeing sta attraversando una delle crisi più gravi della sua storia. A seguito di uno sciopero durato settimane, l'azienda ha annunciato il taglio di 17mila posti di lavoro, equivalente al 10% della sua forza lavoro globale. (QuiFinanza)

Scioperi, mancati accordi sindacali sul lavoro, cancellazione di ordini, caos per le inchieste sulla sicurezza dei voli, ritardi nella produzione, rischio declassamento dalle agenzie di rating e tracollo del titolo in Borsa. (Il Sole 24 ORE)