Russia. Kursk: ucraini in fuga, nella sacca pure militari Nato
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Di Enrico Oliari – Quella ucraina nel Kursk è una disfatta annunciata. Una mossa azzardata di Volodymyr Zelensky e dei suoi alti comandi che si sta risolvendo nel boomerang di cui avevano parlato fin da subito analisti ed esperti, anche statunitensi. L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk aveva preso il via il 6 agosto dello scorso anno, e aveva gli obiettivi quello di alleggerire la pressione nel Donbass attraverso il richiamo dei militari russi, quello di prendere il controllo della locale centrale nucleare e quello di porre l’Ucraina in una situazione di peso nel quadro di eventuali trattative per la cessazione delle ostilità. (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altri giornali
“Come in un film dell’orrore”. Le testimonianze della ritirata dalla regione di Kursk sono state raccolte dalla Bbc, resoconti terribili di quella che i soldati ucraini hanno definito come una catastrofe. (Il Fatto Quotidiano)
La desolazione nella città di Sudzha, recentemente riconquistata dalle forze armate russe nella regione del Kursk - Reuters (Avvenire)
"Come un film dell'orrore". Il ritiro, descritto come "catastrofico", è stato segnato da incessanti bombardamenti, colonne militari distrutte e continui attacchi con droni russi, secondo le testimonianze raccolte dalla BBC. (il Giornale)
. Lo riportano le agenzie russe. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
L'avanzata russa degli ultimi giorni ha portato alla riconquista di Sudzha, la città principale del Kursk occupata dalle forze di Kiev per mesi. Il Cremlino ha rivendicato anche la riconquista di due villaggi limitrofi. (La Stampa)
Le truppe russe stanno completando la sconfitta del gruppo delle Forze armate ucraine nella regione di Kursk. La Russia tratterà tutti i soldati ucraini e stranieri catturati nella regione di Kursk come terroristi, ha aggiunto Putin durante il suo discorso alla Procura generale. (Liberoquotidiano.it)