Addio Clio, chiaravallese doc per 64 anni con l'ex presidente della Repubblica Napolitano
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CHIARAVALLE Addio a Clio Maria Bittoni, per tutti Clio Napolitano. La vedova dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avrebbe compiuto 90 anni a novembre. Si è spenta ieri a Roma, dopo una lunga malattia. Gli studi Un amore lungo una vita, quello tra Napolitano e la moglie Clio, originaria di Chiaravalle. Un matrimonio durato per 64 anni fino alla scomparsa del presidente, il 22 settembre dell’anno scorso. (corriereadriatico.it)
La notizia riportata su altri giornali
Io ho avuto l'onore e il piacere di conoscerla e incontrarla spesso negli anni in cui ero ministro della Difesa, e ho potuto constatare di persona come fosse una donna risoluta e rigorosa, ma anche sobria e ironica, come la descrivono oggi tutti quelli che la conoscevano bene". (Civonline)
È morta Clio Bittoni, moglie dell'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso meno di un anno fa. Bittoni aveva 89 ani, ne avrebbe compiuti 90 anni il prossimo 10 novembre. Il lutto (LaC news24)
Chi scrive, che da cronista politico si era occupato di lui mentre era dirigente del Partito comunista italiano, aveva suonato alla porta della casa nel rione Monti di Roma per lasciare un biglietto di congratulazioni. (Corriere della Sera)
Quando chiesero a Clio Bittoni, moglie di Giorgio Napolitano, che cosa avrebbe fatto quando sui marito avrebbe finito il settennato da presidente, rispose: “Tornerò nella nostra casa, che non è mai stata così ordinata come adesso, che non ci abitiamo”. (Famiglia Cristiana)
Si conobbero che erano ragazzi, negli anni Cinquanta, alla Federico II di Napoli. Quando lei, Clio Maria Bittoni, per tutti Clio Napolitano, comparve in pubblico per l’ultima volta sulla sua sedia a rotelle, per accompagnare il feretro del marito alle esequie laiche alla Camera dei deputati. (ilmessaggero.it)
Una vita intensa, vissuta con discrezione accanto a un marito così importante, con i nove anni al Quirinale, dal 2006 al 2015, che segnarono la prima elezione di un postcomunista alla presidenza della (Secolo d'Italia)
