Gli azzurri del canottaggio sul podio ricordano il compagno Filippo Mondelli, morto di tumore: "Promessa mantenuta"

Gli azzurri del canottaggio sul podio ricordano il compagno Filippo Mondelli, morto di tumore: Promessa mantenuta
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Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili quando sono saliti sul podio a ritirare la medaglia d'argento hanno ricordato il loro compagno di squadra morto nel 2021 per un tumore: "Finalmente ora abbiamo vinto quella medaglia che dovevamo vincere per Pippo". (Fanpage.it)

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I Cavalieri delle acque avevano un cavaliere in cielo che li proteggeva. Sedici anni dopo l'ultima meraviglia di Pechino, il quattro di coppia torna d'argento ai Giochi. L'impresa è firmata dal capovoga cremonese Giacomo Gentili, dal ferrarese Luca Rambaldi, dal lecchese Andrea Panizza e dal padovano Luca Chiumento (il Giornale)

E i mandellesi ma anche tutti i tifosi di Andrea Panizza e della sua squadra si sono riuniti al centro sportivo di Olcio per seguire la finale. Il canottiere Andrea Panizza, infatti - in barca col suo “4 di coppia” - ha conquistato una storica medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi; alle spalle di un’imprendibile Olanda e davanti alla Polonia. (La Provincia Unica TV)

È la stella olimpionica di Mandello del Lario Andrea Panizza, il campione di 26 anni, che ieri, ai Giochi di Parigi, ha conquistato il secondo posto con i suoi compagni nel 4 di coppia di canottaggio. A sospingerlo a distanza nell’ultimo colpo di remi per battere in volata gli atleti polacchi, c’era tutta Mandello, città dei motori con la Guzzi, ma anche del canottaggio con la Canottieri Moto Guzzi. (IL GIORNO)

La storia dietro l’argento del canottaggio: la morte di Mondelli, l’embardèe e il riscatto di Parigi

"Sono stati semplicemente meravigliosi, mi hanno fatto emozionare. Una gara incredibile, un rush finale che mi ha regalato emozioni uniche. Questi quattro ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile, perché sono riusciti a tenere testa a un'immensa Olanda sino alla fine, mettendosi dietro la Polonia che non è certo l'ultima arrivata. (Sport Mediaset)

«Credo che in un momento come questo un po’ di retorica sia giustificata. Piange di gioia, Giacomo Gentili, cremonese, spalle grandi come il cuore, capovoga del quattro di coppia, barca nobile del canottaggio italiano, oro a Seul 1988 e Sydney 2000, l’ultimo a un’Olimpiade, argento a Pechino 2008. (Corriere della Sera)

Il quattro di coppia maschile italiano ha vissuto gli ultimi tre anni come un film, un lungo film per larghi tratti davvero tragico e malinconico, ma da ora ha un argento olimpico al collo che, almeno in parte, può stemperare il dolore. (Il Fatto Quotidiano)