Donzelli: "La bomba di Torino un atto di terrorismo. La sinistra abbandoni le ambiguità"
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Gli scontri di Torino, con la bomba artigianale lanciata contro la polizia; il tono generale di odio e violenza; l'impropria sovrapposizione per cui il diritto alla protesta viene utilizzato come salvacondotto per qualsiasi eccesso. Tutto nelle manifestazioni di ieri indica una direzione precisa: non c'è più spazio per giustificazionismi (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Venerdì 15 novembre è andato in scena il “No Meloni Day”, con iniziative in tutta la penisola. Destinatari della protesta, oltre alla leader di FdI, il ministro dell’Istruzione e merito, Giuseppe Valditara e il ministro all’Università e ricerca, Anna Maria Bernini. (Il Sole 24 ORE)
Prima a Bologna, poi Torino: ancora una volta i problemi di ordine pubblico hanno messo a dura prova la professionalità delle poliziotte e dei poliziotti. Occorre però interrogarsi sulle responsabilità che questi eventi sollevano. (L'HuffPost)
Da Fratelli d’Italia alla Lega diversi deputati hanno parlato di "cortei pericolosi e anacronistici", "episodi gravissimi", "ondate d’odio allarmanti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E poi un fantoccio del ministro Valditara dato alle fiamme, scontri con le forze dell’ordine, minacce e insulti a leader di governo e opposizione. Manifesti dei politici imbrattati di vernice «rosso-sangue», ragazzi in manette che sfidano la polizia, studenti che alzano il braccio per mimare il gesto della P38, ricordando gli Anni di Piombo. (Corriere della Sera)
Studenti in piazza in diverse città italiane. Protestano contro le misure del governo e chiedono più attenzione alla scuola. A Torino è stato bruciato un fantoccio del ministro Valditara. Servizio di Federico Plotti. (TV2000)
Quaranta manifestazioni pacifiche in tutta Italia per il “no Meloni day” degli studenti. E per i palestinesi di Gaza e contro Israele: “Soldi alla scuola e non alla guerra” hanno scritto … (Il Fatto Quotidiano)