Studenti, attacco alla politica
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Cortei, tensione con le forze dell'ordine, proteste per la riforma della scuola messa in campo dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e contro l'appoggio incondizionato del governo a Israele, accusato di genocidio nei confronti dei Palestinesi. Ed eccessi come l'incendio appiccato a un pupazzo raffigurante il titolare del dicastero di Viale Trastevere, o il lancio di una bomba rudimentale contenente un agente urticante che ha costretto 15 poliziotti, a Torino, a ricorrere alle cure dei medici. (Italia Oggi)
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Occorre però interrogarsi sulle responsabilità che questi eventi sollevano. Chi aggredisce un lavoratore in divisa è dalla parte del torto e le violenze vanno sempre condannate. (L'HuffPost)
Studenti in piazza in tutta Italia da Milano a Napoli per il "No Meloni day atto II". A Torino momenti di tensione quando i manifestanti sono venuti a contatto col cordone di sicurezza delle forze dell'ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello. (Avvenire)
Dalle piazze si leva un grido di dissenso contro il governo, ma le rivendicazioni per una scuola pubblica e accessibile, per il benessere psicologico e per una reale partecipazione studentesca, rischiano di essere soffocate da episodi di violenza e intolleranza. (Orizzonte Scuola)
Quaranta manifestazioni pacifiche in tutta Italia per il “no Meloni day” degli studenti. Striscioni e slogan anche molto duri contro la capa del governo e contro il ministro Giuseppe Valditara, identificato con i modelli autoritari delle destre. (Il Fatto Quotidiano)
Il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare non può e non deve mai essere confuso con l'aggressione violenta nei confronti di nessuno. Roma, 15 nov. (Tiscali Notizie)
Il fantoccio di Giuseppe Valditara dato alle fiamme. Le mani sporche di sangue sui volti della premier Meloni e i ministri Tajani, Nordio e Piantedosi. (La Stampa)