Mattarella-arbitro fischia il fallo e chiede “collaborazione istituzionale”. Meloni contro le toghe

Mattarella-arbitro fischia il fallo e chiede “collaborazione istituzionale”. Meloni contro le toghe
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Tiscali Notizie INTERNO

E dopo due giorni di “vaffa” e insulti di ogni genere contro la magistratura per bocca della premier, del ministro della Giustizia e numerosi altri a cominciare da Salvini sabato sera quattro minuti in diretta al Tg1, è intervenuto il Capo dello Stato. A Bari dove ha inaugurato il Festival delle regioni e delle province ha invocato la “collaborazione istituzionale tra poteri dello Stato” poiché “necessaria per il buon funzionamento del paese”. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

«Tra le istituzioni e all'interno delle istituzioni la collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte sono essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità». (Corriere TV)

Sedetevi intorno a un tavolo e discutete, avendo coscienza del limite e sapendo che sarebbe una distorsione di una democrazia sana pretendere che una singola parte s’imponga sulle altre. Parlatevi, finalmente. (Corriere della Sera)

Tra … (La Stampa)

Mattarella fa l'arbitro: "È il momento di mediare"

Il presidente Mattarella, nella giornata delle tensioni tra politica e magistratura, non ha fatto riferimenti specifici: "La ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte sono essenziali per il loro buon funzionamento" (il Giornale)

Anche il Trentino a Bari per il Festival delle Regioni Il Capo dello Stato ha firmato il Libro verde “I giovani e la Regione del futuro” che raccoglie le prime dieci proposte delle Regioni dando voce anche ad alcune rappresentanze di giovani, con focus su digitale, transizione verde, politiche giovanili, sport e benessere. (Ufficio Stampa)

E a un certo punto del discorso, dopo aver parlato di Regioni, clima e intelligenza artificiale, ecco che Sergio Mattarella pronuncia il suo basta. Troppe risse, troppe «contrapposizioni», dai migranti all'autonomia, fino all'impossibilità, a quanto pare, che dopo diversi flop i partiti si mettano d'accordo sul completamento dei ranghi della Consulta. (il Giornale)