Libano. 22 morti nell’attacco israeliano di ieri a Beirut

Libano. 22 morti nell’attacco israeliano di ieri a Beirut
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Notizie Geopolitiche ESTERI

Di Giuseppe Gagliano – Negli attacchi israeliani “mirati” di ieri a Beirut sono morte 22 persone e oltre 100 sono rimaste ferite, in un’escalation significativa nella già fragile situazione geopolitica del Libano e della regione. Dal punto di vista politico questi attacchi evidenziano la crescente tensione tra Israele e Hezbollah, con quest’ultimo che continua a mantenere un forte controllo nel sud del Libano. (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Hezbollah ha usato il villaggio come una delle sue basi avanzate da dove ha attaccato i villaggi del nord di Israele senza sosta. Maroun El Ras era un villaggio cristiano maronita, occupato dai musulmani sciiti che hanno fatto pulizia etnica dei cristiani . (Italia Oggi)

Bombardamento a Karak, nella valle della Bekaa, in Libano. La gente dice che nella palazzina di tre piani rasa al suolo, una forse addirittura tre, abitavano da qualche giorno dei profughi sciiti scappati dal sud del Libano. (Corriere TV)

Nella notte Israele ha lanciato l'attacco più violento nel centro della capitale libanese dall'inizio della guerra, ma il capo dell'unità di collegamento di Hezbollah sarebbe sopravvissuto Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

Matteo Crosetti, Coopi: “Al mio Libano serve aiuto, io resto sotto le bombe per sfamare i rifugiati”

Le ambulanze sono dovute correre per la prima volta dall’inizio di questa guerra tra i quartieri di Ras el-Nabaa e Bourj Abi Haida, e a Basta, dove sono state colpite delle palazzine. Basta affaccia sulla downtown di Beirut (il manifesto)

Ai due milioni citati da Crosetto si arriva sommando più numeri. ). (Pagella Politica)

Matteo Crosetti, torinese di 49 anni, da 8 in Libano, è il coordinatore regionale per il Medio Oriente per Coopi - … Ci sono state notti in cui la città è stata colpita da decine di bombardamenti, anche trenta, ora da due giorni si sono ridotti gli attacchi, ma non la paura. (La Repubblica)