Il generale Portolano: sorprende richiesta Netanyahu ritiro Unl. Militari italiani restano in posizione
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Roma, 13 ott. – “La reazione” alla richiesta del premier israeliano Benjamin Netanyahu per il ritiro della forza Unifil e dei militari italiani dal Libano è “di sorpresa”, perché “la missione 1701 è legata a una risoluzione accetata da Libano e Israele e la presenza dei caschi blu è voluta da entrambi i paesi”, ha dichiarato a “In mezz’ora” il generale Luciano Portolano capo di Stato maggiore della Difesa. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri media
Con gli israeliani "i contatti sono costanti, come sempre. Anche prima di quanto accaduto, così come dopo – prosegue -. (Fanpage.it)
In un messaggio rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterre… (L'HuffPost)
Andare o restare? Ridurre il contingente militare o modificare gli obiettivi della missione? Battere in ritirata o limitarsi a trasferire i soldati altrove? L’unica certezza è che, a oggi, non ci sono risposte, e che quelle risposte l’Italia dovrà necessariamente trovarle da sola, visto il vuoto di potere (americano) e l’assenza di una guida (europea) che possano aiutarci a uscire onorevolmente da un incubo chiamato Libano (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nonostante le continue critiche per "continue violazioni del diritto internazionale e crimini di guerra" mosse da più parti del mondo, Italia compresa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu continua imperterrito sulle proprie posizioni e chiede all'Onu di "rimuovere immediatamente le truppe Unifil dalle aeree di combattimento nel Sud del Libano". (Il Giornale d'Italia)
Noi... continueremo a rimanere qui. (L'Eco di Bergamo)
"Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze", ha riferito la Croce Rossa libanese. (Sky Tg24 )