Guè: «In Italia non c'è cultura hip-hop: il dissing è stato trattato come se fosse Temptation Island »

Prima di voi il rap era molto politico, voi gli avete dato una dimensione più popolare. Un evento come questo è frutto anche del vostro impegno? «In realtà siamo una generazione di mezzo, prima di noi c'erano i miei riferimenti, erano gli Articolo 31, i Sottotono e i Sangue Misto. Noi ci mischiavamo più con altro, come il gangsta rap, ed era difficile farci accettare. Non ho mai supportato gli artisti impegnati perché li ritengo ipocriti e non li credo, però è una mia cosa personale». (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

L’evento ha acceso la notte napoletana con una line up stellare e uno show memorabile. Mila persone ieri sera in Piazza Ciro Esposito a Scampia per la terza edizione, anche quest’anno da tutto esaurito, di RED BULL 64 BARS LIVE. (leggo.it)

Per il terzo anno di fila, insomma, Red Bull ha scelto Piazza Ciro Esposito per riportare il rap in strada, allo stato puro, in una sola sera. (Red Bull)

Proprio dal suddetto classico della letteratura russa ha preso ispirazione a piene mani il giovane rapper di Massafra nel suo ultimo album, I nomi del diavolo. Alessandro Barbero una volta ha detto che Il Maestro e Margherita di Bulgakov è uno dei più grandi romanzi mai scritti. (Rolling Stone Italia)

Raffaele Ciaramella, in arte Cecchy, ha trascorso i primi anni della sua vita nel rione De Gasperi di Ponticelli, per poi trasferirsi nel “Parco di Topolino”. Successo pe ril Red Bull 64 bars, “la festa del rap” andata in scena in Piazza Ciro Esposito a Scampia, lo scorso venerdì 4 novembre. (Napolitan.it)

Lo sciopero dei trasporti ha avuto la scorsa notte un effetto molto negativo a Napoli. Al concerto hanno preso parte, tra gli altri, artisti molto amati dai giovani tra cui Geolier, Guè, Tony Effe e Rose Villain (ilmattino.it)

Nel panorama hip hop, in cui ciascuna tipologia di brano ha una sua precisa classificazione, Red Bull 64 Bars ormai è un genere a sé. (Corriere della Sera)