Bonelli (Avs): Rearm Europe cambia nome? Una grande presa in giro, il risultato è lo stesso

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Bonelli (Avs): Rearm Europe cambia nome? Una grande presa in giro, il risultato è lo stesso "Rearm Europe cambia nome? Una grande presa in giro, invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. L'Europa si accinge a riarmarsi, un'Europa che già spende più della Russia in armi. Un'Europa in cui manca un'unità politica" così il deputato di Avs Angelo Bonelli. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista. (Liberoquotidiano.it)
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Meloni giocando sulle divergenze dei suoi colleghi europei può rinviare la resa dei conti nella maggioranza I 27 capi di Stato e di governo si sono ritrovati a Bruxelles per il Consiglio europeo: Ucraina, competitività, difesa, le questioni sul tavolo. (LA NOTIZIA)
L'accento sulla data e il pericolo Cremplino. Gli obiettivi e l'aumento della spesa pubblica. Lo strumento Safe e la roadmap per giugno. E il nodo del "Buy European" (Open)
"La presidente del Consiglio ha una sua perversa coerenza: crede che l'Unione europea debba essere un'entità economica, sbocco per i prodotti italiani, ma non un soggetto politico": l'ex ministro del Lavoro e della Giustizia Andrea Orlando commenta così l'attacco al Manifesto di Ventotene di Meloni in Parlamento. (la Repubblica)

Il Libro Bianco con «l’orizzonte 2030», da una parte, e il ReArm Europe dall’altra - e i 27, per la prima volta, ne possono discutere in modo organico con le carte sul tavolo. Nelle bozze di conclusione i 27 - c’è anche l’Ungheria di Viktor Orban è nella partita - invitano «ad accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell’Europa entro i prossimi cinque anni». (Il Sole 24 ORE)
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha deciso un “rebranding” del piano per riarmare l'Ue, optando per un nome meno bellicista, «Readiness 2030», Prontezza al 2030. La decisione di chiamare il piano da 800 mld di euro (stimati) di investimenti nella difesa comune ReArmEu, riarmare l'Ue, è piaciuta assai poco in alcune capitali, specie nell'Europa Meridionale, tanto che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del gruppo Ecr, e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez hanno entrambi criticato il nome, con una insolita convergenza di opinioni, notata anche dalla stampa spagnola. (La Stampa)
L’Ue avanza sulla difesa comune ma resta incagliata sui fondi da utilizzare. Un sì di principio, bilanciato però dai tanti dubbi sui modi con cui rilanciare la difesa dell’Europa. (Milano Finanza)