L'anno che verrà - La vittoria non deve essere un'ossessione, la programmazione sì

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L'Interista SPORT

La vittoria non deve essere un'ossessione, la programmazione sì Riyad e Supercoppa. Il 2025 dell'Inter ripartirà dall'Arabia Saudita e dall'ennesimo trofeo che la banda di Inzaghi potrà sollevare nel giro di tre anni e mezzo. "Chiaramente gli obiettivi del 2025 sono gli stessi di quando sono arrivato tre anni e mezzo fa. L'Inter è una grandissima società, dobbiamo puntare sempre al massimo, puntare a vincere più partite e più trofei possibili. (L'Interista)

Ne parlano anche altre fonti

Di 4 DA SUNING A OAKTREE (fcinter1908)

Nel suo intervento ai microfoni di Viva El Futbol, Lele Adani commenta così la stagione dell'Inter e la sua scalata per inseguire il bis-scudetto: "L'Inter è una super squadra che a volte non ha nemmeno bisogno del top da tutti, questo è un merito. (L'Interista)

L’anno è appena iniziato e già arriva il difficile. Il vero avversario sarà la stanchezza fisica e mentale, quella che ha svuotato di energie l’Inter post Manchester City quando ha incontrato il Milan tre giorni più tardi, la stessa che ha condizionato la squadra di Inzaghi nel momento in cui ha trovato prima l’Arsenal e poi il Napoli, nonostante il turn over, oltre a quello che ha determinato il tipo di impegno rinunciatario a Leverkusen per poi andare a tavoletta all’Olimpico dopo la prima mezzora contro la Lazio. (L'Interista)

Addio 2024, Zhang posta la festa scudetto dell’Inter sui social

CONTO ALLA ROVESCIA – Inter-Atalanta dello scorso 28 febbraio era una partita evidenziata in rosso nel calendario di Simone Inzaghi. Perché si trattava di una partita rinviata da inizio gennaio per gli impegni in Supercoppa Italiana. (Inter-News)

Inter senza sosta durante il mercato: Supercoppa, Champions e Serie A. Il calendario (TUTTO mercato WEB)

Era sua l'Inter quando è arrivato il ventesimo scudetto. E così anche Steven Zhang festeggia l'ultimo giorno dell'anno con un ricordo nerazzurro. Il più bello di un'annata che poi lo ha portato a dover dire addio alla squadra che ha fatto crescere e portato alle vittorie, in mezzo a mille difficoltà economiche, insieme alla sua famiglia. (fcinter1908)