Prostituzione, Salvini: “È un lavoro da regolamentare”

Prostituzione, Salvini: “È un lavoro da regolamentare”
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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria ESTERI

(Adnkronos) – La prostituzione “è un lavoro da regolamentare”. Così Matteo Salvini, nel corso della diretta social di oggi, 5 gennaio, torna a parlare di riapertura delle case chiuse. “Togliere le persone dalle strade, regolamentare, controllare e tassare quello che è un lavoro, come tale riconosciuto, in Svizzera in Austria in Germania”, dice il leader della Lega, sottolineando di essere per “togliere dalla malavita e dalla strada donne e uomini, sfruttati, non do giudizi morali. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nelle immagini si vede un uomo dalla barba lunga che indossa un piumino scuro e che sembra rivolgersi alle due donne: pochi istanti dopo verranno uccise con l’accusa di “corruzione e prostituzione”. Nei video si vedono miliziani armati di Jabbat al Nusra, formazione jihadista vicina ad al Qaeda: il suo capo era Ahmed al Sharaa (Al-Jolani), oggi capo di fatto del Paese. (Il Fatto Quotidiano)

Fanno discutere i filmati circolati in rete che mostrano il nuovo ministro della giustizia siriano, Shadi Muhammad al-Waisi, mentre supervisiona l'esecuzione pubblica di due donne nella città nord-occidentale di Idlib come parte dell'applicazione della sharia nel gennaio 2015 sotto il governo del Fronte al-Nusra, poi diventato Hayat Tahrir al-Sham (HTS). (Corriere TV)

Siria, bufera sul ministro della giustizia: in un video del 2015 autorizza l’esecuzione di due donne

Le immagini risalgono al 2015, al periodo nel quale il gruppo armato islamista Jabhat al-Nuṣra li-Ahl al-Sham (“Fronte del soccorso al … (Le persone e la dignità)

I fantasmi di Idlib tornano a gettare un’ombra cupa sul nuovo governo pro-tempore siriano guidato dagli islamisti di Tahrir al Sham e impegnato nelle ultime settimane in una fitta agenda di incontri internazionali per ottenere la rimozione delle sanzioni. (la Repubblica)