Otto e mezzo, Salvini: «Rispetto Mattarella, ma Musk è libero di parlare». Battibecco con Lilli Gruber: «Le ho portato un cioccolatino» - Il video
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Il leader della Lega ospite della trasmissione su La7 con Michele Santoro e Lina Palmerini. Il vicepremier: «Sui ritardi dei treni? Disagi oggi e più sicurezza domani» Matteo Salvini ospite a Otto e mezzo, il programma condotto dalla giornalista Lilli Gruber affronta tutti i problemi della stretta attualità. Dal confronto a distanza tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’imprenditore e neo funzionario della Casa Bianca Elon Musk, dalla guerra a Gaza alla sicurezza dei trasporti. (Open)
Ne parlano anche altri media
Le parole di Elon Musk sui giudici italiani responsabili dello stop al trasferimento dei migranti in Albania rimbalzano a L'Aria che tira. Come può un patriota (Secolo d'Italia)
Dopo aver difeso la posizione di Musk, a domanda precisa della giornalista, che gli chiede se sbaglia Mattarella a risentirsi per l’ingerenza del proprietario di X, Borghi risponde: “Mattarella non ha scritto ‘Musk’ nella nota“. (Il Fatto Quotidiano)
A chi dice “anche Meloni criticò la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario”, sostenendo insomma che il Pd avrebbe diritto di fare altrettanto con Raffaele Fitto, bisogna spiegare due cose. Riprendiamo le dichiarazioni dell’epoca: “Da patrioti siamo felici che all’Italia sia stato assegnato, nella Commissione europea, un portafoglio importante come gli Affari Economici. (il Giornale)
Evidente il riferimento alle parole di Elon Musk sulla decisione del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento dei migranti in Albania: "Questi giudici devono andarsene", aveva scritto in un post su X il patron di Tesla. (RaiNews)
Condividiamo pienamente le parole del Presidente Mattarella. Così si è espresso il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, commentando le dichiarazioni del miliardario Elon Musk, che su X aveva pubblicato alcuni messaggi critici nei confronti dei magistrati italiani. (LAPRESSE)
Egregio direttore, oggi non scrivo come avvocato, ma come cittadino italiano.E, come cittadino italiano, non posso accettare il silenzio assordante rispetto agli attacchi di un imprenditore straniero nei confronti dei Magistrati del nostro Paese. (La Stampa)