Migranti, la prima nave arrivata in Albania è stata accolta con critiche e proteste

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Stranieri in Italia INTERNO

– Questa mattina, la nave Libra della Marina Militare italiana ha attraccato nel porto albanese di Shengjin, portando a bordo i primi 16 migranti che sperimenteranno le nuove procedure accelerate di frontiera, frutto di un accordo tra l’Italia e l’Albania. I migranti, dieci di nazionalità bengalese e sei egiziani, sono stati trasferiti nell’hotspot appositamente allestito dall’Italia nei pressi del porto per sottoporsi a uno screening sanitario e alle procedure di identificazione prima di essere inviati al centro di accoglienza di Gjader, a circa 50 chilometri da Shengjin. (Stranieri in Italia)

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"Vi è stato un unico operatore economico selezionato a cui sono stati affidati lavori relativi alle opere edili ed agli impianti ordinari, che risulta avere la propria sede in Albania. Tale impresa è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli tramite la banca dati nazionale Antimafia e l'Ambasciata di Italia in Albania ha, altresì, interessato la Polizia albanese e la struttura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata, le quali hanno riferito che, nell'ambito delle attività da loro condotte, non sono emerse criticità, nei confronti dei soci ed amministratori dell'impresa". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Albania, i 16 migranti lasciano la nave Idra per registrarsi 16 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

A bordo ci sono dieci cittadini egiziani e sei bengalesi. La nave Libra, appartenente alla marina militare italiana, ha raggiunto il porto di Shengjin in Albania, per attuare lo sbarco di 16 migranti che erano stati tratti in salvo in acque internazionali dalla guardia costiera. (Nicola Porro)

Albania, arrivata a Shengjin la nave Libra con 16 migranti

La redazione consiglia: Centri in Albania, partiti i primi sedici migranti La prima cosa da chiedersi di fronte alla notizia che sedici migranti sono stati trasportati forzatamente in Albania è come sia stata decisa la selezione. (il manifesto)

Tale impresa è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli tramite la banca dati nazionale Antimafia e l’Ambasciata di Italia in Albania ha, altresì, interessato la Polizia albanese e la struttura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata, le quali hanno riferito che, nell’ambito delle attività da loro condotte, non sono emerse criticità, nei confronti dei soci ed amministratori dell’impresa”. (Agenzia askanews)

Si tratta di dieci cittadini egiziani e sei bengalesi, soccorsi lo scorso 13 ottobre a bordo di due imbarcazioni di fortuna, la prima partita da Sabratha, la seconda da Zuara, entrambe località della Tripolitania. (la Repubblica)