Il futuro del deposito. Giani adesso accelera: "Deve essere rimosso"

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LA NAZIONE INTERNO

"Quel deposito va tolto da lì, assolutamente". Dopo i nove avvisi di garanzia per l’esplosione e le morti all’impianto Eni di via Erbosa del 9 dicembre scorso, il presidente della Regione Eugenio Giani è lapidario e decisamente esplicito: "Sono molto preoccupato – dice – e credo che dopo le notizie che emergono dalla prima fase delle indagini occorra veramente una riflessione e un chiarimento da parte di Eni. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Si tratta di sette dirigenti di Eni e due della società appaltatrice Sergen srl - per l'esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 al deposito di idrocarburi Eni di Calenzano (Firenze). A inviarli la Procura di Prato: i reati contestati, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali. (Adnkronos)

«Abbiamo rilevato che negli ultimi tempi la Sardegna è rimasta fuori dalle interlocuzioni nazionali sul tema, ma ora, pur nella consapevolezza della sussistenza di criticità importanti, abbiamo ritenuto di dover riattivare i rapporti con Eni perché il compendio del Nord Sardegna rappresenta una realtà di rilievo primario per la Regione e abbiamo pertanto necessità di comprendere quali siano le reali prospettive di Eni nel territorio», ha spiegato l’assessore Cani. (SARdies.it)

Dopo la pubblicazione dei dati preliminari nello scorso 27 febbraio, ENI ha comunicato i risultati definitivi del 2024. La società petrolifera ha concluso l’anno con un calo del 5% dei ricavi, a quota 88,8 miliardi di euro (rispetto ai 93,72 miliardi del 2023). (Proiezioni di Borsa)

Calenzano (Firenze), 19 marzo 2025 – Ci sono nove indagati, sette dirigenti di Eni spa e due della società appaltatrice Sergen. Le cause dell’esplosione Gli indagati "Incidente prevedibile ed evitabile” Eni: “Massima collaborazione alle indagini” Nell'esplosione morirono 5 persone, altre due rimasero ferite gravemente. (LA NAZIONE)

Nove avvisi di garanzia sono stati recapitati dalla procura di Prato per il disastro al deposito Eni di Calenzano (Firenze), che il 9 dicembre 2024 causò la morte di cinque operai. Sette dirigenti di Eni e due della società appaltatrice Sergen sono indagati a vario titolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali. (Today.it)

Conteneva documenti prodotti successivamente al disastro al deposito di Calenzano, dove morirono cinque persone. Quando gli investigatori sono entrati negli uffici Eni per l’ultima perquisizione a inizio febbraio hanno trovato una cartella datata 31 gennaio. (La Repubblica Firenze.it)