Proietti canta "Bella Ciao", De Pascale abbassa i toni
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Sandra e Raimondo. L’arruffapopolo e il dialogante. L’arrabbiata e il sereno. Le varianti delle vittoria della sinistra in Umbria ed Emilia Romagna colpiscono assai, con gli atteggiamenti contrapposti dei due vincitori, entrambi neogovernatori di regione. No, non vogliamo dipingere per forza negativamente Stefania Proietti, che probabilmente si è sfogata dopo la vittoria che ha dovuto letteralmente conquistare; ma quanta differenza col suo collega di Ravenna, assolutamente indisponibile ad infierire sugli avversari. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri giornali
Sono appena le 15 e 30 alla Casa CostArena a Bologna e i seggi sono chiusi da appena mezz’ora, ma i dem sentono già di aver vinto e in modo inequivocabile: la prima proiezione non lascia dubbi. Alle 17 arriva Michele de Pascale, accompagnato dalla segretaria Elly Schlein e dall’ex governatore e presidente del Pd, Stefano Bonaccini e, a scrutinio in corso, abbandona ogni cautela. (Il Fatto Quotidiano)
In un gioco di cerchi concentrici che parte da una situazione mondiale segnata dalla catastrofe delle guerre, dell’ambiente impazzito, da una democrazia messa a dura prova nel fortino americano che dal secondo dopoguerra ha garantito la pace nell’Occidente e ora assiste allo sconcertante risiko di nomi che Donald Trump ed Elon Musk spostano con disinvoltura sul loro scacchiere, passa per un’Europa che non decolla e arriva in un’Italia segnata da un clima di tensione che si sperava archiviato, i risultati delle elezioni regionali di Emilia Romagna e Umbria appaiono come un puntino. (Avvenire)
La stessa Giorgia Meloni, nonostante lo score degli ultimi due anni - 11 vittorie nelle Regionali contro 3 da quando è a Palazzo Chigi - rende merito ai vincitori e smentisce ogni voce relativa a una mancata condivisione da parte sua della candidatura di Donatella Tesei. (il Giornale)
Se non altro perché i Dem qui hanno il cuore anagrafico, oltreché simbolico, della loro classe dirigente: l’Emilia-Romagna esprime il presidente (Bonaccini), la segretaria (Schlein), e con la vittoria di de Pascale anche, idealmente, quel passaggio di consegne generazionali (Schlein e de Pascale hanno la stessa età, classe 1985) che può proiettare il partito verso il futuro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Pier Luigi Bersani, specializzato in metafore tanto stravaganti quanto calzanti, ha ribattezzato Michele de Pascale come «l’uomo che legava la sabbia». Il risultato? Quasi 17 punti in più dell’avversaria del centrodestra Elena Ugolini. (Corriere della Sera)
Ben più aperta la seconda sfida, che ha visto prevalere la sindaca progressista di Assisi Stefania Proietti (51,7%) sulla governatrice uscente Donatella Tesei (45,5%). Si chiude due a uno per il centrosinistra la tornata di elezioni regionali. (Nicola Porro)