La novità antropologica dell’“operazione cercapersone” in Libano

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Tempi.it ESTERI

Il versante simbolico di una guerra non è meno importante di quello materiale. Non è più il nemico che mi colpisce, sono io stesso che mi colpisco, sono le mie protesi tecnologiche a insorgere contro di me L’operazione con cui gli israeliani hanno fatto esplodere migliaia di cercapersone e di walkie talkie in Libano e in Siria fra il 17 e il 18 settembre è stata descritta da alcuni come la prova decisiva che lo Stato di Israele conduce la sua guerra con metodi terroristici: l’attivazione delle cariche esplosive occultate negli apparati di comunicazione dei militanti di Hezbollah lontano dalle aree operative del conflitto ha comportato il coinvolgimento di molti civili che hanno subìto gravi danni o perso la vita. (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

Come accennato in un precedente articolo, i cercapersone, che sono esplosi a migliaia in Libano, erano stati soggetti ad un intervento tecnico, in fase di produzione. (PuntoSicuro)

Ci sarebbe un conto israeliano dietro le società coinvolte nell’acquisto dei cercapersone che sono esplosi in Libano per colpire ufficiali e militanti di Hezbollah. (il Giornale)

Un vero e proprio attacco alla supply chain che ha dimostrato quanto, ormai, i domini cinetico e cibernetico siano convergenti tra loro, sollevando anche serie questioni sulla sicurezza internazionale. (Cyber Security 360)

Paul R. Pillar, ex Cia: dove porta la guerra in Libano

Attacchi su ampia scala che preoccupano perché violano apertamente uno dei principi fondamentali della Teoria della Guerra Giusta e delle leggi umanitarie internazionali: la distinzione tra combattenti e non. (Corriere della Sera)

La morte di Hassan Nasrallah è solo l’ultima di una lunga serie. Non è necessario tornare agli anni Settanta, ovvero alla leggendaria operazione “Ira di Dio” che portò all’eliminazione dei dirigenti dell’Olp ritenuti responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972: attentati straordinari, attacchi mirati esiziali, la quintessenza dell’efficacia. (Nicola Porro)

Pillar, ex ufficiale della CIA e docente universitario specializzato in Sicurezza nazionale e Politica estera, commenta in esclusiva per InsideOver l'escalation tra Israele e Hezbollah in Libano. Pillar, con una lunga esperienza in Medio Oriente e nel mondo dell'intelligence, esamina le motivazioni strategiche dietro le operazioni israeliane, riflettendo anche sulla passività degli Stati Uniti e dell'amministrazione Biden, mentre (Inside Over)