Opel Frontera, il ritorno di un’icona degli Anni Novanta. Anche a sette posti. Com’è e come va
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Un modello di sostanza Dove eravamo rimasti? A fine 2003 quando Opel decise di non produrre più la Frontera – auto dal nome azzeccato per un fuoristrada, visto che in spagnolo significa “frontiera” – che peraltro aveva regalato il meglio alla Casa nei primi anni ’90. Un inedito 4x4 che si destreggiava bene nell’offroad non eccessico ma soprattutto offriva un comfort mai visto per la categoria. Da qui un successo clamoroso: nel 1993 raggiunse 320 mila unità vendute in Europa (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
La gamma motorizzazioni include il benzina 1.2 PureTech a tre cilindri con turbina a geometria variabile, ciclo Miller e sistema mild hybrid a 48V. Questa piattaforma multienergy consente alla Frontera di essere proposta sia in versione mild hybrid sia completamente elettrica. (Automoto.it)
Opel Frontera (nulla da spartire con la vecchia Frontera degli Anni 90, se non il nome) fa il suo esordio sulle strade di Maiorca, tra salite e discese costellate di curve divertenti. (Auto.it)
Sviluppata sulla piattaforma Smart Car, portata al debutto in Europa da Citroen C3 e successivamente utilizzata per Fiat Panda e Citroen C3 Aircross, la Frontera dice addio alle linee da fuoristrada degli anni 90 per lasciare spazio a un crossover compatto lungo poco meno di 4,40 metri proposto in versione ibrida e 100% elettrica. (Il Sole 24 ORE)
La 1.2 ibrida ha un vellutato cambio automatico e ha di serie quello che serve davvero. Qui il primo contatto. (AlVolante)
Concorrenziale il prezzo, ma i sedili non sono molto comodi. La Opel Frontera è una crossover compatta e spaziosa, anche a sette posti. (AlVolante)
Opel torna a far parlare di sé con il nuovo Frontera, un SUV che punta sulla scelta tra motorizzazioni elettriche e ibride, promettendo flessibilità di utilizzo, un design semplice (ma non banale)e. tantissimo spazio a disposizione. (Tom's Hardware Italia)
