L’allarme dei geologi: “Non bisogna abbassare la guardia”
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Rispetto a 30 anni fa i progressi sono stati tanti, ma è difficile escludere che un’alluvione come quella del ‘94 possa ripetersi. Per questo, avvisa il presidente dell’Ordine regionale dei geologi, Ugo De la Pierre, è necessario continuare a «presidiare il territorio» aggiornando i piani regolatori e rivedendo i fattori di rischio. Guardando indietro al 1994, cosa si può dire del Piemonte oggi? «Molte cose sono cambiate: allora eravamo sprovvisti di strumenti di pianificazione territoriale, e anche la protezione civile era all’inizio, mentre ora è di primo livello. (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nel tardo pomeriggio di sabato 5 novembre, ignare di ciò che stava accadendo a Ormea, Garessio, Ceva, Clavesana, le città lungo il fiume erano immerse in un clima da catastrofe imminente. Erano il 5 e 6 novembre 1994 quando le province di Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e Vercelli furono devastate da una forza irresistibile, ferite dalle acque impazzite del Tanaro, di fiumi e torrenti che superarono gli argini provocando una tragedia senza precedenti. (La Stampa)
Giovedì 7 novembre a Crescentino, alle 17,30 in piazza Sorelle Ierinò, verranno ricordate le sorelle Loredana e Maria Teresa vittime dell’alluvione del 1994. (La Sesia | Cronaca)
Durante l'alluvione del 1994 che devastò Alessandria in particolare i quartieri Orti e Cristo, e i sobborghi di San Michele, Casalbagliano, Solero e Castelceriolo, l'elettricità fu una... (Virgilio)
“Partiranno a breve i lavori sul territorio di Atina, in località Rosanisco, relativi a un intervento di messa in sicurezza del ponte di attraversamento del torrente Rio. Un lavoro corposo grazie alle risorse messe in campo dal Ministero delle Infrastrutture”, lo dichiarano in una nota il presidente della Provincia Luca di Stefano e Andrea Amata, presidente della Commissione Lavori pubblici della Provincia di Frosinone che evidenziano. (Frosinone News)
Fu il gruppo di “magnifici” che in pochi giorni dovette imparare a gestire emergenza e ricostruzione di mezza città devastata dall’alluvione. Sono state rievocate le esperienze di quel complesso periodo lavorativo vissuto nei locali di via Carducci, intrecciando ricordi professionali a quelli di vita privata e con il giusto condimento degli aneddoti. (La Nuova Provincia - Asti)
"Trenta anni da quel terribile giorno, 30 anni dalla grande alluvione che coinvolse il nostro Piemonte". Così, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ricorda sui social l'alluvione che a inizio novembre 1994 colpi' le province di Cuneo, Asti, Alessandria. (La Repubblica)