Caccia all’ebreo, flop della polizia: gli aggressori (quasi) tutti liberi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’Esnoga ieri è rimasta chiusa. Nella grande sinagoga portoghese di Amsterdam, nel cuore dell’antico ghetto di Jodenbuurt, doveva svolgersi la commemorazione della notte dei Cristalli. Ma 86 anni dopo il primo grande attacco nazista contro gli ebrei, le autorità olandesi hanno giudicato che non esistono le condizioni di sicurezza per una cerimonia ebraica in città. Per gli ebrei Amsterdam era “mokum”, parola che in yiddish indica un “luogo sicuro”, un rifugio per la comunità. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Condanna internazionale. La polizia olandese ha detto di aver avviato un’indagine su diversi incidenti avvenuti dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. (Sky Tg24 )
È la tesi choc comparsa in un post su Facebook a firma dell'ex Brigatista rosso Paolo Persichetti che alimenta la tesi palestinese che circola sui social che capovolge la dinamica degli incindenti nel corso (Secolo d'Italia)
Cori, slogan, foto di Yahya Sinwar e anche l'omaggio ai "ragazzi di Amsterdam". Ennesima giornata di vergogna per le vie di Milano al corteo organizzato dagli attivisti Pro Pal, che nella maggior parte dei casi si possono definire pro Hamas. (il Giornale)
C'è ancora sgomento ad Amsterdam tra i residenti e una forte condanna per le violenze contro i tifosi israeliani al termine della partita di calcio di Europa League tra Maccabi Tel Aviv e Ajax. "Per me questo è stato solo un atto di violenza. (Tiscali Notizie)
All’inizio degli anni Duemila, quando nelle curve si diffuse il vizio di insultare i sostenitori in trasferta della squadra di Amsterdam definendo a vario titolo «squadra di ebrei» la loro compagine, rimase purtroppo celebre uno striscione della Curva sud romanista che nel 2003 augurava loro in inglese di «andare a farsi la doccia», intesa non certo come un invito all’igiene personale, la risposta dei cori olandesi era sempre uguale. (Corriere della Sera)