Violenze ad Amsterdam, l'ex Br Persichetti: "I tifosi israeliani se la sono cercata. Basta vittimismo"
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L'aggressione di ieri ad Amsterdam ai tifosi del Maccabi Tel Aviv? "Se la sono cercata". È la tesi choc comparsa in un post su Facebook a firma dell'ex Brigatista rosso Paolo Persichetti che alimenta la tesi palestinese che circola sui social che capovolge la dinamica degli incindenti nel corso (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
La polizia olandese ha detto di aver avviato un’indagine su diversi incidenti avvenuti dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. Alcuni video mostrano inseguimenti e pestaggi, altri ultrà israeliani intonare cori anti Palestina. (Sky Tg24 )
Nella grande sinagoga portoghese di Amsterdam, nel cuore dell’antico ghetto di Jodenbuurt, doveva svolgersi la commemorazione della notte dei Cristalli. Per gli ebrei Amsterdam era “mokum”, parola che in yiddish indica un “luogo sicuro”, un rifugio per la comunità. (ilmessaggero.it)
C'è ancora sgomento ad Amsterdam tra i residenti e una forte condanna per le violenze contro i tifosi israeliani al termine della partita di calcio di Europa League tra Maccabi Tel Aviv e Ajax. È stato un atto di, non so, non ho le parole giuste per descriverlo, ma sono rimasto sconvolto - dice un uomo che vive nel quartiere ebraico della città - non è una cosa giusta da fare, né ad Amsterdam, né in nessun altro Paese". (Tiscali Notizie)
Cori, slogan, foto di Yahya Sinwar e anche l'omaggio ai "ragazzi di Amsterdam". Ennesima giornata di vergogna per le vie di Milano al corteo organizzato dagli attivisti Pro Pal, che nella maggior parte dei casi si possono definire pro Hamas. (il Giornale)
«Super ebrei», si chiamano così tra loro i tifosi dell’Ajax, la squadra del ghetto. All’inizio degli anni Duemila, quando nelle curve si diffuse il vizio di insultare i sostenitori in trasferta della squadra di Amsterdam definendo a vario titolo «squadra di ebrei» la loro compagine, rimase purtroppo celebre uno striscione della Curva sud romanista che nel 2003 augurava loro in inglese di «andare a farsi la doccia», intesa non certo come un invito all’igiene personale, la risposta dei cori olandesi era sempre uguale. (Corriere della Sera)