Mare bocciato in Sicilia: è l’ultima regione d’Italia secondo la classifica della protezione ambientale

Mare bocciato in Sicilia: è l’ultima regione d’Italia secondo la classifica della protezione ambientale
La Repubblica INTERNO

La qualità del mare e delle coste siciliane è bocciata, senza appello. Le acque cristalline di Taormina, Menfi e Vendicari appaiono proprio come delle cattedrali nel deserto. Secondo i dati elaborati dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), la Sicilia è infatti l’ultima regione d’Italia per la qualità della balneazione dei nostri litorali. Solo l’84,1% dei campioni effettuati… (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

La Puglia si conferma prima in Italia, per il quarto anno consecutivo, per qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,7%), seguita da Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%), Toscana (98,2%). (Corriere di Taranto)

In Italia, 5.090 chilometri di tratti marini (il 95,6% della costa monitorata) sono inseriti nella classe di qualità 'eccellente', la più alta prevista dal sistema di classificazione europeo. (La Repubblica)

La Puglia si conferma prima in Italia, per il quarto anno consecutivo, per qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,7%), seguita da Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%), Toscana (98,2%). (Taranto Buonasera)

La Puglia è la prima regione italiana per la qualità del mare: «Acqua eccellente al 99,7%»

PUGLIA – Le analisi microbiologiche condotte dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, hanno confermano che, per il quarto anno consecutivo, la Puglia è la prima in Italia per qualità delle acque di balneazione. (TeleRama News)

È il risultato delle analisi microbiologiche condotte nel corso di quattro anni (2020-2023) dal Snpa, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale, tra cui l’Arpa Puglia – comunicato stampa Snpa https://www. (StatoQuotidiano.it)

Oltre il 95% della costa monitorata, quindi, è nella fascia più alta e se si aggiungono anche i tratti con classificazione ''buona'', la percentuale sale, arrivando al 98,5%. (ilmessaggero.it)