Stellantis: “Non venderemo Maserati”

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il Giornale ECONOMIA

Stellantis non venderà Maserati. Il Gruppo ha ribadito la sua volontà di mantenere il marchio del Tridente all’interno della sua lineup, escludendo qualsiasi possibilità di vendita o aggregazione con altri marchi italiani di lusso. La casa automobilistica, che gestisce 14 marchi globali, ha chiarito il proprio futuro e la direzione strategica che intende seguire per Maserati, un marchio simbolo di eccellenza e prestazioni. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Tra i brand che sono finiti sotto la lente d’ingrandimento c’è anche uno dei marchi più storici dell’automobilismo italiano e mondiale, ovvero Maserati. (Auto.it)

Il Tridente sembrava infatti il brand più sacrificabile tra i 14 di proprietà Stellantis (15 considerando Leapmotor) e già si parlava di una possibile cessione alla Ferrari. (SicurAUTO.it)

A preoccupare Palombella (e gli altri sindacati) è il momento nero che la Casa modenese sta attraverso e, soprattutto, le recenti dichiarazioni della cfo di Stellantis, Natalie Knight: «Potrebbe esserci una valutazione in futuro su quale sia la migliore sede per Maserati». (il Giornale)

Crisi Maserati: venduto l’ex stabilimento di Grugliasco e perdite significative nel 2024: “Quale impatto sul tessuto imprenditoriale locale?”

Stellantis ha confermato che non venderà Maserati né la unirà ad altri gruppi di lusso italiani, ribadendo il suo impegno per il futuro del marchio. Nonostante le voci si stiano facendo sempre più insistenti, Maserati sta transitando verso l’elettrificazione con il programma Folgore BEV e sta preparando i successori dei modelli Maserati Quattroporte e Maserati Levante, non prima del 2028. (Autoappassionati.it)

Maserati: venduto l’ex stabilimento di Grugliasco e perdite significative nel primo semestre 2024. Il futuro è incerto (torinonews24.it)

«La performance della società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, ma abbiamo già avviato azioni correttive soprattutto negli Stati Uniti e un'offensiva sui prodotti che prevede non meno di venti nuovi modelli da lanciare nell'anno», ammette l'amministratore delegato Carlos Tavares. (Corriere della Sera)