“Io, tra i soccorritori di Ottavia Piana. Ci parlava solo con gli occhi”
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– “Sono partita ieri mattina e sono entrata in grotta nel tardo pomeriggio. Ho partecipato all’ultimo percorso finale, dove la grotta si restringeva notevolmente e ci si poteva muovere solo in fila indiana. È stato faticoso, ma la gioia di aver contributo a salvare la vita di una ragazza ripaga ogni sforzo. Ottavia era troppo debole per ringraziarci. Ma l’ha fatto tante volte con gli occhi”. Sara Trasciatti, infermiera umbra ventottenne del Soccorso alpino e speleologico, è tra i volontari-eroi che hanno partecipato al complicatissimo salvataggio della speleologa rimasta bloccata nell’Abisso Bueno Fonteno per quasi quattro giorni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
Nella caduta, avvenuta il 14 dicembre mentre esplorava le cavità della grotta Bueno Fonteno, ha riportato fratture a volto, gambe e torace. (Fanpage.it)
Con la sua telecamera ha ripreso le fasi di recupero di Ottavia Piana. Tra i soccorritori giunti a Bueno Fonteno c’è anche Tullio Bernabei, speleologo, oltre 1.500 grotte percorse in Italia e coordinatore di 70 missioni nel mondo. (ilmessaggero.it)
Ottavia Piana, la speleologa bresciana di 32 anni rimasta bloccata e ferita per più di tre giorni in una grotta in provincia di Bergamo e salvata nella notte tra martedì e ieri, è stata operata per stabilizzare le fratture più gravi che ha riportato nella caduta nell'anfratto avvenuta sabato pomeriggio. (Tiscali Notizie)
L'intervento è stato completato alle 2.59, quando la speleologa è stata estratta dalla grotta e issata sul verricello dell'elicottero per il trasporto in ospedale: "Cosciente e lucida, stanca e provata dal dolore" (il Giornale)
La 32enne portata fuori, dopo 75 ore di intervento, dai meandri della grotta di Bueno Fonteno è una speleologa. Nulla a che vedere, insomma, con i tantissimi alpinisti sprovveduti, esploratori estremi, influencer della montagna di cui quotidianamente si scrive e si parla Ottavia Piana salvata da 150 tecnici del soccorso alpino, ma chi paga? Ecco la risposta agli hater della rete (il Dolomiti)
Si è pure scusata: «Mi spiace non essere collaborativa». E lei ha risposto con gli occhi: «Mi fido di voi». (La Repubblica)