Germania: da primi a ultimi nella Ue

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tviweb ECONOMIA

Continuando i ragionamenti sviluppati ieri, non si può non partire dalla constatazione che oggi la Germania è di nuovo considerata il «malato d’Europa», come accadde alla fine degli anni Novanta. Tuttavia, come vi ho accennato, è importante riconoscere che i problemi del Paese non sono sorti da un giorno all’altro, ma affondano le radici ben prima dell’attuale governo «semaforo» (così soprannominato per i colori – rosso, giallo e verde, dei tre partiti che lo compongono) e hanno un nome: Angela Merkel (tviweb)

La notizia riportata su altre testate

Questo scenario penalizza l’intera Eurozona, considerando che la Germania rappresenta il 28% del Pil dell’area. È quanto emerge dalle previsioni economiche autunnali della Commissione Europea pubblicate oggi. (il Giornale)

Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale è concentrata sulla vittoria di Trump anche la Germania ha vissuto un dramma politico. (La Stampa)

Perché la Germania, storicamente la “locomotiva d’Europa”, prima economia europea per dimensioni del PIL è oggi l’unico tra i paesi avanzati a trovarsi ad affrontare una recessione, e questa non è solo la causa dei sommovimenti politici che scuotono il Paese, ma anche la ragione di scosse sotterranee che attraversano la società tedesca e fanno emergere fantasmi antichi. (Famiglia Cristiana)

La Germania: una legge a sé, che domina tutta la UE

Brescia. Nel 2024 il 79% delle imprese manifatturiere bresciane che esportano in Germania ridurrà le vendite: il dato emerge dal confronto con il 2021, ultimo anno prima del rallentamento della locomotiva tedesca. (QuiBrescia.it)

Se infatti, secondo l’ultima analisi di Confindustria Brescia realizzata in collaborazione con l’Osservatorio per il territorio della Cattolica nel 2024 il 79% delle imprese bresciane che esportano in Germania prevede di ridurre le vendite nel Paese tedesco, anche per Confartigianato le ricadute della crisi tedesca sul manifatturiero locale sono ormai evidenti dato che, come scrive l’Osservatoria dell’associazione, nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni di macchinari bresciani verso il mercato tedesco sono crollate del 12,4%. (Corriere della Sera)

La Germania può permettersi di violare le regole fiscali europee, mentre gli altri Stati membri devono sottostare ai vincoli imposti. Berlino gode di una posizione di privilegio nell’Unione Europea, ignorando impunemente le norme che limitano il suo surplus commerciale e il processo di approvazione del bilancio nazionale. (Scenari Economici)