Netanyahu e Trump. L'esultanza e i sospetti (di A. De Girolamo, E. Catassi)
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La vittoria di Donald Trump apre un nuovo scenario per il Medio Oriente. E c'è chi pensa che siamo prossimi all'ennesimo disastro. Di sicuro, in queste ore, non fa parte della schiera dei pessimisti il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Che si è affrettato a congratularsi “per il più grande ritorno della storia!”. Tra i due leader i rapporti sono stati idilliaci a lungo, poi Bibi Netanyahu è salito sul carro di Joe Biden con una tale velocità da far infuriare il tycoon americano. (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri giornali
Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters. Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che Donald Trump sarà messo alla prova sulle sue dichiarazioni secondo cui, in qualità di presidente degli Stati Uniti, potrà fermare la guerra nel giro di poche ore. (Corriere del Ticino)
Per una notte, gli israeliani avrebbero voluto vivere l’illusione di essere un Paese come gli altri. Cioè, restare incollati ai social o alla tv a seguire sondaggi, dibattiti e analisi sul voto americano, sui pro e i contro di un ritorno di Trump alla Casa Bianca o dell’incoronazione della prima donna presidente degli Stati Uniti. (La Stampa)
In due distinti eventi in Cisgiordania, gli elettori repubblicani e i leader locali hanno pregato per la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. (Civonline)
Ucraina e Russia, Israele e Hamas: il timoroso “saluto” al Trump bis dei leader in guerra L'elezione di Trump negli Usa mette le due guerre "mondiali" in una sorta di stand-by politico. Le reazioni diplomatiche dal fronte (Dire)
Dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato a sorpresa il ministro della Difesa Yoav Gallant, nominando al suo posto il responsabile degli Esteri Israel Katz, sono esplose le proteste in Israele. (Il Giornale d'Italia)
I rapporti tra il premier israeliano Benjamin … (L'HuffPost)