Il Fatto di Domani del 20 Marzo 2025
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TAGLIOLA ALLE INTERCETTAZIONI, PASSA IL DDL CHE RIDUCE GLI ASCOLTI A 45 GIORNI. PER I MAGISTRATI SARÀ LA MORTE DELLE INDAGINI CONTRO I COLLETTI BIANCHI. Il voto è arrivato col favore delle tenebre: la Camera ha dato la notte scorsa il via libera definitivo al ddl che mette un tetto di 45 giorni alle intercettazioni, primo firmatario il forzista Zanettin. Si tratta di un solo articolo che fissa un limite temporale agli “ascolti”, prorogabile solo “nei casi in cui l’assoluta indispensabilità delle operazioni per una durata superiore sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti”. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
Con 147 sì, 67 no e 1 astenuto è passata nella seduta notturna di mercoledì della Camera la riforma delle intercettazioni che restringe a 45 giorni la loro durata nel corso di un’indagine, fatto salvo «l’emergere di elementi specifici e concreti» che ne consentano il prolungamento, previa autorizzazione del Gip. (il manifesto)
Peggio della falce che cala sulle intercettazioni e rischia di vanificare una miriade di indagini, forse c’è solo il sigillo rivendicativo. (la Repubblica)
L’ok arriva quasi a mezzanotte, dopo una maratona di oltre sei ore: con i sì di tutto il centrodestra (Azione e Italia viva non hanno votato), mercoledì la Camera ha dato il via libera definitivo alla tagliola alle intercettazioni. (Il Fatto Quotidiano)
Un round va ai garantisti, un altro all’ala rigorista. (Il Dubbio)
Dalla stretta draconiana alle intercettazioni alla separazione delle carriere fino all’animosità di questa maggioranza verso i giudici italiani, secondo l’onorevole Federico Cafiero De Raho, magistrato antimafia prestato al M5s, c’è un filo rosso che lega il tutto. (La Stampa)
La proposta sul limite dei 45 giorni alle intercettazioni è legge. Il ddl Zanettin, già passato al Senato in prima lettura, ha ottenuto mercoledì sera il via libera dalla Camera, con un iter che ha visto momenti di tensione con l’opposizione: il nodo riguarda le indagini su reati come stragi, sequestri di persona, omicidi che non siano ascrivibili alla criminalità organizzata e/o a gruppi terroristici, ma anche violenze e femminicidi. (ilmessaggero.it)