Assemblea Costituente M5s, tutti i risultati della votazione online: dalle modifiche allo Statuto alle proposte tematiche
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Gli iscritti al M5s hanno tracciato la nuova rotta per il futuro del Movimento con il voto online. Per i quesiti relativi alle modiche dello Statuto si sono espressi in 54.452, il 61,23 % degli aventi diritto (che erano 88.933). Per i quesiti relativi alle modiche del Codice etico hanno votato in 48.112 (54,10% degli aventi diritto); per le proposte tematiche hanno votato in 46.402 (52,18 %). Infine per i quesiti relativi all’organizzazione territoriale e proposte varie hanno votato in 45.825 (51,53% degli aventi diritto). (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle insieme a Gianroberto Casaleggio, non ha mandato giù l’esito dell’assemblea costituente. Gli iscritti hanno sposato a larga maggioranza la linea del presidente Giuseppe Conte, decretando in sostanza il tramonto del primo M5S con l’eliminazione della figura del garante. (Virgilio Notizie)
Il quorum del 50 percento è stato raggiunto. I quesiti sottoposti agli iscritti tramite voto online, a breve, ridefineranno la struttura del Movimento 5 stelle e la sua traiettoria politica. Tra gli interrogativi ce n’è uno, in particolare, che potrebbe ridimensionare il ruolo del garante del Movimento. (Open)
Eppure è proprio così. Anche i pretoriani dell’avvocato, radunati attorno al vincitore, rimangono stupiti. (Il Fatto Quotidiano)
Rocco Casalino, intercettato dai microfoni di Fanpage. A cura di Redazione (Fanpage.it)
Addio al ruolo di garante e abolizione del limite dei due mandati. E ancora: stop al populismo delle origini per abbracciare una svolta progressista. Con questi capisaldi Giuseppe Conte ha di fatto “strappato” il Movimento 5 Stelle al fondatore –con Gianroberto Casaleggio – Beppe Grillo e a tutti i grillini “duri e puri” ancora fedeli alla linea intransigente del comico. (L'Unione Sarda.it)
Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola, tra cui l’elevazione del limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. A favore ha votato il 63,24%, contrari il 29,09%, mentre il 7,67% si è astenuto. (Il Fatto Quotidiano)