"Statale, fuori i cattolici". Rissa all'evento prolife

Statale, fuori i cattolici. Rissa all'evento prolife
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il Giornale INTERNO

«Fuori i cattolici e gli antiabortisti dall'università e dalle nostre mutande». E via con spintoni, bestemmie e fumogeni. Non c'è spazio per le posizioni prolife nella Statale, lo hanno deciso gli antagonisti di «Non Una Di Meno» insieme a Studenti Indipendenti, UDU, Rebelot, Cambiare Rotta, che da settimane stanno «okkupando» un edificio in Città Studi. L'altra sera il presidio in via Celoria contro un convegno sul tema delle cure palliative organizzato dalla lista Obiettivo Studenti e dal Centro di aiuto alla via della Mangiagalli si è trasformato in una gazzarra. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Urla, bestemmie e intimidazioni contro Comunione e liberazione (il Giornale)

Urla, spintoni, perfino bestemmie: ecco il video che mostra come la testimonianza delle donne che hanno scelto di non abortire è stata censurata nella sede di via Celoria dell'Università degli Studi (Avvenire)

Militanti del Collettivo sono entrati nella sala dove si stava svolgendo l'evento e hanno intonato cori come “Fuori Cl dall'università”. (TGR Lombardia)

Responsabilità individuale e collettiva, libero arbitrio e consapevolezza che gli artefici di stati d’animo e contesto di vita siamo noi stessi

Martedì pomeriggio all'Università Statale, nella sede di via Celoria, avrebbe dovuto tenersi il convegno «Accogliere la vita - Storie di libera scelta», promosso dalla lista Obiettivo Studenti Unimi Medicina e Sanitarie. (Corriere Milano)

È l’urlo che tra altri slogan, spintoni, e bestemmie ha interrotto martedì un convegno organizzato in un’aula dell’Università Statale in via Celoria 20, zona Città Studi, organizzato dalla lista Obiettivo studenti Unimi Medicina e Sanitarie. (IL GIORNO)

«Re spondere» significa promettere. Esiste una promessa di fondo che noi esseri umani incarniamo dalla nascita, ma che spesso dimentichiamo; la promessa di realizzare al meglio la nostra natura umana, di coltivare il bene prima dentro e poi fuori da noi. (Il Giornale d'Italia)