L'eutanasia dell'Europa tra green economy e spese belliche

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Teleborsa ESTERI

L'Europa sembra stordita dagli eventi che si accendono dopo l'elezione a presidente degli Usa di Donald Trump e sembra incapace di capire dove si trova e quale via da seguire, avendo per troppo tempo delegato la sua autonomia alla sudditanza di Biden e dei neocon Usa. Così come in un gioco della pentolaccia con gli occhi bendati cerca di colpire qualcosa ma non sa nemmeno lei cosa con un'inettitudine che trasforma la farsa in tragedia. (Teleborsa)

La notizia riportata su altre testate

I dazi imposti (a giorni alterni) da Trump e le contromisure adottate dall’Unione Europea, ci si accorge solo ora, possono innescare sia una spirale inflazionistica, sia una recessione, anche negli Stati Uniti. (LaGuida.it)

Mai come questa volta, di fronte all’odierno complesso scenario politico internazionale, agitato dal “ciclone” Trump, diventa sempre più prezioso il ricorso alla Storia e ai suoi insegnamenti. Per calarci subito nell’attualità e potercene rendere meglio conto, partiamo da un lontano e pubblico interrogativo: “La costituzione dell’Alleanza Atlantica fu una scelta di civiltà o corrispose veramente a uno stato di urgente necessità?”. (ROMA on line)

È una sensazione comune ad almeno la metà degli americani, e io sono fra questi. Certuni si sentono traditi dopo aver assistito all’attacco sferrato dall’amministrazione Trump ad alcuni principi che hanno a cu… (La Stampa)

Le minacce, i ricatti e il modello del “do ut des” a suon di sanzioni, dazi e ultimatum sono pane quotidiano alla Casa Bianca. Eppure, stavolta qualcosa sembra scricchiolare: il mondo comincia a non inginocchiarsi più di fronte agli ordini del tycoon con la cravatta rossa, lui unico pacifista oltre a Papa Francesco (soltanto metterli sulla stessa riga fa orrore: Don non pensa a salvare vite ma alle terre rare). (Il Fatto Quotidiano)

Con gli Usa che stanno rimarcando, più di quanto già non lo fosse, il proprio nazionalismo economico e non solo, di cui i dazi sono punta di un iceberg, sembra che l’Unione europea si stia attrezzando per altrettanta risposta: la Commissione vorrebbe rivedere le proprie norme che regolano gli appalti pubblici, sì da introdurre una qualche attrazione europea (“Buy European”). (Aduc)

Laddove un tempo niente affatto lontano esso pareva invece segnato dagli eccessi di una premura che stava quasi a ridosso dell’imperialismo (e per qualcuno anche oltre). (Adnkronos) – “Sono gli Stati Uniti, sempre loro, il grande spartiacque della politica italiana (ed europea). (CremonaOggi)