Usa soli, l’isola europea non c’è più
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Fuor di metafora, l’Europa s’è svegliata dal lungo, felice sonno popolato da generose elargizioni di welfare e ha avuto una brutta sorpresa. S’è sentita dire dal suo vecchio alleato che d’ora in poi non dovrà più far conto su di lui. Fine della copertura militare e pure del trattamento di favore finora goduto nell’interscambio commerciale. L’aspettano nuovi, pesanti dazi. Pesanti le misure annunciate, pesanti i modi usati. (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altre testate
L’economia tedesca oggi è infatti costretta a ripensare drasticamente il proprio modello. Sul versante economico, Merz ha più volte lanciato appelli per un rafforzamento dei rapporti tra le due sponde dell’Atlantico. (Panorama)
La prima ragione di questa persistente incertezza deriva proprio dai frequenti cambiamenti di spartito da parte di Trump che quotidianamente varia la misura e la scadenza delle barriere doganali, anche se esse rimangono un dogma fondamentale della sua politica. (ilmessaggero.it)
Dopo lo sputtanamento (reale o finto?) dei messaggi su Signal, finalmente adesso sarà chiaro a tutti che aldilà dell’Oceano non ci amano. Io che non ci amano l’ho chiaro dal 1945! Dopo la simpatica uscita del vicepresidente Vance e del segretario alla Difesa Pete Hegseth, anche Trump ci ha messo il suo bel carico da novanta sostenendo il suo vice: "Sono d'accordo con lui, sono dei parassiti, lo sono stati per anni". (Il Giornale d'Italia)
English version available at this link Consulta qui il PDF con tutti i risultati della nostra esclusiva indagine (Le Grand Continent)
Con quali prospettive rispetto all’attivismo di Stati Uniti e Cina? Ne abbiamo parlato con Jean Pierre Darnis, professore di Relazioni internazionali all’Università Luiss Guido Carli e all’Università della Costa Azzurra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nella costruzione del nuovo ordine mondiale l’Europa è marginale e reagisce di pancia, almeno per ora. (Il Fatto Quotidiano)