Europa, proporzionale, Popolari. Quald futuro? Intervista a D’Ubaldo

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Il Domani d'Italia ESTERI

Quali saranno le conseguenze a lungo termine per l’Europa, alla luce delle politiche e dei cambiamenti imposti dalla presidenza Trump? A lungo termine l’Europa sarà più forte. La tendenza all’integrazione non si potrà arrestare, né diminuirà la pressione degli Stati Uniti sul fronte dei rapporti politici transatlantici, perché ne siano cambiati, più o meno sostanzialmente, gli equilibri consolidati nel corso dei 70 anni che ci dividono dalla fine della seconda guerra mondiale. (Il Domani d'Italia)

Su altre fonti

L’ex premier, autore del rapporto sul futuro del mercato unico, invita a ridurre la frammentazione dell’Europa su telecomunicazioni, energia e finanza per renderla un polo di attrazione degli investimenti alternativo agli Usa (Il Sole 24 Ore premium)

Con quali prospettive rispetto all’attivismo di Stati Uniti e Cina? Ne abbiamo parlato con Jean Pierre Darnis, professore di Relazioni internazionali all’Università Luiss Guido Carli e all’Università della Costa Azzurra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si è chiamati a decidere non solo sul "che fare" per il tema cruciale della guerra in Ucraina, ma anche sulla questione-dazi e, prima ancora, sul prospettato ridimensionamento del ruolo degli Usa nella Nato. (ilmessaggero.it)

Lasciando da parte l’importante capitolo del possibile accordo sulla fine della guerra di Ucraina, non esistono ancora idonee strategie alternative nel campo economico. Il disorientamento regna sovrano: a partire dagli Stati Uniti, che l’hanno provocato, per passare a tutti gli altri paesi che ne dovranno trarre le conseguenze. (ilmessaggero.it)

Friedrich Merz, il prossimo cancelliere tedesco, è un buon barometro delle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. Ancora pochi mesi fa, infatti, scommetteva risolutamente sul duplice ruolo americano di globo-consumatore nonché fornitore di sicurezza di ultima istanza. (Panorama)

Min lettura di: Andrea Braschayko (Valigia Blu, La Stampa, OBCT, Italia), Lola García-Ajofrín (El Confidencial, Spagna), Kim Son Hoang (Der Standard, Austria), Caleb Larson (Germania), Petr Jedlička (Denik Referendum, Repubblica Ceca), Krasen Nikolov (Mediapool, Bulgaria) (Valigia Blu)