Il dolore della scuola di Sara: un minuto di silenzio nelle classi. Nei prossimi giorni una fiaccolata

Il dolore della scuola di Sara: un minuto di silenzio nelle classi. Nei prossimi giorni una fiaccolata
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L'Eco di Bergamo INTERNO

«Sara era una di noi. Sara era una giovane studentessa dell’Ivan Piana che si stava affacciando alla vita piena di sogni e speranze». Inizia così lo struggente messaggio diffuso dalla scuola che Sara Centelleghe frequentava, l’istituto socio sanitario all’Ivan Piana di Lovere. Un comunicato voluto dalla preside Celestina Zandonai per ricordare la ragazza, uccisa nella notte tra venerdì e sabato 26 ottobre a pugni e forbiciate sul visto nella sua casa a Costa Volpino: «Sara quest’anno avrebbe conseguito il diploma. (L'Eco di Bergamo)

Se ne è parlato anche su altre testate

È così che nella notte tra venerdì e sabato è morta Sara Centelleghe, 18enne di Costa Volpino, per mano di Jashandeep Badhan, indiano di 19 anni, che è riuscito ad entrare a casa della giovane, forse dopo un appuntamento mancato con l’amica che stava trascorrendo la serata con lei, ma che in quel momento era uscita. (IL GIORNO)

Il giovane afferra delle forbici che trova sul posto e le usa per sferrare numerosi colpi all'addome della ragazza. Stava dormendo Sara, quella notte di venerdì. (il Giornale)

Sara, uccisa a coltellate a 18 anni Un'altra giovane donna vittima di una violenza incomprensibile: ha confessato l'assassino di Sara Centelleghe, la 18enne uccisa a coltellate nella sua abitazione di Costa Volpino (Prima Treviglio)

Costa Volpino, più di dieci colpi di forbici sul volto: Sara uccisa a 19 anni dal vicino di casa

Dare giudizi affrettati non è mai consigliabile, ma certo è che qualche riflessione va doverosamente fatta. La quarta sconfitta in cinque partite, ha confermato i problemi che stanno attanagliando la Dinamo. (SARdies.it)

"Bisogna fare qualcosa, è ora di finirla, non può sempre andare avanti così, non possono sempre passarla liscia. (Tiscali Notizie)

Uccisa con un paio di… COSTA VOLPINO (BERGAMO) — A distanza di ore, sul grigio chiaro delle scale di marmo, restano ancora le macchie rosse che nessuno ha voluto ripulire. (La Repubblica)