Perché la fotografia di Trump col pugno alzato può esser ritenuta simbolo della nostra epoca

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La fotografia di Trump col pugno alzato, capolavoro fotogiornalistico di Evan Vucci, forse non diventerà patrimonio condiviso, ma può essere considerata un simbolo della nostra epoca caratterizzata dalla post-verità. Ecco perché. Non è difficile riconoscere i motivi per cui la fotografia di Donald Trump col pugno alzato dopo l’attentato (nel quale ha perso la vita un innocente, e altre due persone sono state gravemente ferite), capolavoro fotogiornalistico di Evan Vucci della Associated Press, ha avuto un successo enorme e, secondo molti, potrebbe contribuire a far vincere nuovamente le elezioni all’ex presidente degli Stati Uniti (Finestre sull'Arte)

Ne parlano anche altri media

– Esistono proiettili o dardi che fin dall’antichità sono riusciti a cambiare il senso della storia. Chissà se sarà il caso anche di quello sparato da Thomas Matthew Crooks, che con un fucile due giorni fa, da lunga distanza, ha provato ad uccidere Trump durante un comizio in Pennsylvania, ferendolo ad un orecchio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un attentato, fallito. Per pochissimi centimetri. Si parla ovviamente dell'attacco a Donald Trump, le immagini che hanno sconvolto il mondo. Il fattaccio che in ogni caso ha sconvolto la campagna elettorale negli Usa. (Liberoquotidiano.it)

Ci sono fotografie che rimangono nella storia e che raccontano in modo sintetico e immediato un momento che diventa parte della memoria collettiva. L’immagine di Donald Trump sanguinante che si è appena rialzato per arringare la folla dopo che gli hanno sparato, con gli uomini della sicurezza attorno a lui e la bandiera statunitense come sfondo, è una di queste. (Il Fatto Quotidiano)

Tre ore dopo l'attentato, le t-shirt del pugno di Trump erano già online. Ma la Cina le ritira

O se a… E se i Maga (Make America Great Again), coi cappellini da baseball rossi, saranno affiancati da milioni di cittadini ex incerti convinti a votare dal gesto da condottiero imbufalito, dal pugnone alzato dopo la pallottola di striscio, mentre il servizio segreto cercava di portarlo via. (La Stampa)

E poi forza di volontà nel rialzarsi, circondato dagli agenti del secret service, peraltro trovando pure il tempo per arringare la folla. Rapidità nel chinarsi prima, per evitare di essere colpito dal cecchino. (il Giornale)

Il volto insanguinato, il pugno alzato al cielo, dove sventola la bandiera statunitense. L’iconica immagine di Donald Trump, mentre si allontana dal palco della Pennsylvania dopo la sparatoria, a poche ore dall’attentato era già comparsa su magliette vendute nei siti di e-commerce cinesi. (L'HuffPost)